Consiglio senza numero legale
Slitta la fusione tra Agam e Acsm

Caos in aula, Lionetti se ne va («mi alzo presto»). L’ira di Pozzi contro i Liberali popolari

Doveva essere il giorno della fusione di due multiutility, invece è stata l’ennesimo momento in cui la maggioranza in consiglio comunale ha mostrato le sue crepe. La seduta di giovedì, in cui doveva approvarsi la fusione di Agam Monza e Acsm, si è conclusa con un buco nell’acqua: all’una e mezza di notte l’opposizione è uscita dall’aula facendo così mancare il numero legale. Il voto sulla delibera, tanto cara al sindaco Stefano Bruni, slitta quindi a lunedì (a Monza, invece, alle 3 e mezza del mattino è arrivata l’approvazione). Colpa di sei assenti del centro destra. Tra questi Pierangelo Gervasoni e Carlo Ghirri - due del gruppo misto, ora tra i Popolari liberali -  usciti durante la discussione. Una scelta che potrebbe costare caro al loro assessore di riferimento, Enrico Cenetiempo (delega al Patrimonio) su cui pare si sia scagliata l’ira del commissario provinciale di Forza Italia, Giorgio Pozzi.

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