Cori razzisti contro Boateng
A Busto condanne ridotte

Nel corso dell’amichevole tra Pro Patria e Milan di due anni

Pene ridotte per i sei ragazzi condannati a Busto Arsizio per i cori scimmieschi nei confronti di Kevin Prince Boateng.

Il questore ha infatti deciso di alleggerire le pene nei confronti dei sei condannati, questo anche in considerazione della scelta fatta a inizio giugno dal giudice delle indagini preliminari Patrizia Nobile.

Il giudice per le indagini preliminari ha infatti definitivamente archiviato il reato di istigazione all’odio razziale, stralciato dal capo d’imputazione dal pubblico ministero Mirko Monti già a febbraio. A questo punto il questore deve aver valutato che non ci fossero più i requisiti per l’obbligo della firma.

Anche i cinque anni di Daspo, misura decisamente pesante, è stata ridotta di due anni. I fatti sono ormai noti. Lo scorso 3 gennaio, nel corso dell’amichevole Pro Patria-Milan, un gruppo di tifosi urlo a lungo contro Kevin Prince Boateng e gli altri giocatori di colore del Milan.

Fino al gesto di stizza del campione rossonero che gettò il pallone sugli spalti e si allontanò dal campo.

Nel corso del processo che è scaturito da quella partita cinque supporter della Pro Patria sono stati condannati a due mesi di reclusione per ingiurie aggravate, il sesto tifoso ha avuto 40 giorni di condanna.

Un esito, quello del processo, considerato profondamente ingiusto da parte del collegio difensivo, certo della non colpevolezza dei propri assistiti.

Incassata questa piccola vittoria ora gli avvocati Alberto Talamone, Luca Abbiati,Fausto Moscatelli e Fiorella Ceriotti attendono il processo d’appello, dove sono certi di poter ribaltare il risultato e provare la totale innocenza dei loro assistiti.

A questo punto, con molta probabilità, non si terrà il ricorso in Cassazione contro l’obbligo di firma, previsto per il 2 ottobre.

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