Covid: dal 1° maggio
sparisce il Green pass

Draghi: «L’obiettivo del governo era il ritorno alla normalità»

Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità la road map per allentare le misure anti-Covid da aprile, dopo la fine dello stato di emergenza. Le decisioni sull’uscita dalla fase di emergenza sono state oggetto di una conferenza stampa che il premier, Mario Draghi, ha tenendo insieme al ministro della Salute, Roberto Speranza nella serata di giovedì 17 marzo.«L’obiettivo del governo era il ritorno alla normalità, era il recupero della socialità: bene i provvedimenti approvati oggi sanciscono questa situazione» ha annunciato il presidente del Consiglio. «Riaprire l’economia» e «limitare l’esperienza didattica a distanza: questo è ormai uno stato a cui siamo arrivati» tra le priorità del Consiglio dei ministri.

Il Cdm ha dato il via libera a «provvedimenti importanti che eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti» ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. «A fine marzo terminerà lo stato di emergenza, per quella data scioglieremo il Cts, il cui lavoro non è finito, continuerà con l’Istituto superiore di sanità e il Consiglio superiore di sanità». «Anche a nome del governo, ringrazio il professor Locatelli e il professor Brusaferro e tutti i membri presenti e passati del Comitato tecnico scientifico. Se uno esamina la situazione di questi anni - ha continuato -, il Cts ha dato un supporto straordinario a decisioni difficilissime prese da questo e dal precedente governo. Ha dato il supporto psicologico per dire che le decisioni erano prese con il supporto della scienza, non sulla base di sensazioni. Questo per chi prende decisioni è essenziale».

«Voglio ringraziare anche tutti gli italiani per l’altruismo, la pazienza dimostrata in questi anni: Noi siamo spesso percepiti con scarso senso civico e invece siamo stati bravissimi in questa pandemia, occorre andare fieri». Un dato importantissimo sulle vaccinazioni è che grazie a vaccini sono stati evitati quasi 80mila decessi in più in Italia nel solo 2021. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa sottolineando che il green pass «è stato un grande successo». C’è un «graduale superamento di strumenti come il certificato verde» che «è stato un grande successo perché ci ha permesso di ricominciare. L’anno scorso economia italiana è cresciuta al 6,5 con il green pass» sottolinea il presidente del Consiglio.

A maggio finisce l’obbligo del Green pass: secondo quanto si apprende da fonti ministeriali, nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi in mattinata si sarebbe stabilito di mantenere l’obbligo di presentare il certificato verde in alcuni ambiti (base o super nei diversi luoghi) ancora fino al 30 aprile. Da maggio non sarà più necessario esibirlo. L’attuale regime sull’obbligo di mascherine - previsto in tutti i luoghi al chiuso, compreso a scuola - resterà in vigore fino al 30 aprile.

Dal primo aprile non sarà più obbligatorio avere almeno il Green pass base per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio. La bozza del decreto che sarà discussa oggi in Cdm non prevede infatti alcuna proroga dopo il 31 marzo per questo tipo di obbligo, in vigore dallo scorso primo febbraio e introdotto nel Dpcm dello scorso gennaio. Anche nei ristoranti all’aperto, secondo quanto prevedevano precedentemente le norme, non sarà necessaria l’esibizione del Green pass.

Da aprile, inoltre, non sarà più richiesto il green pass sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale, mentre continuerà a vigere obbligo di indossare le mascherine. Le norme sulle mascherine, infatti, restano invariate fino al 30 aprile.

Sempre da aprile decade l’obbligo di super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50. A chi ha superato questa soglia d’età, per cui in linea generale l’obbligo resterebbe in vigore, sui luoghi di lavoro dovrebbe essere richiesto solo il certificato base.

La capienza degli stadi tornerà al 100% dal primo aprile e per accedervi sarà richiesto il green pass base. Mentre l’obbligo vaccinale resta in vigore fino a fine anno per il personale sanitario e Rsa

L’Italia non sarà più in stato di emergenza Covid e di conseguenza decadono il Cts e la struttura del commissario straordinario. Al loro posto dovrebbe essere creata una unità operativa ad hoc al ministero della Salute per accompagnare il periodo transitorio e completare la campagna vaccinale.

La road map tracciata dal governo per per allentare le misure anti-Covid prevede anche la decadenza della quarantena da contatto (l’obbligo di isolamento resta solo per i contagiati). Pertanto, a scuola, la Dad resterebbe solo per coloro che hanno contratto l’infezione. Alla scuola è destinato un incremento di 70,5 milioni del Fondo per l’emergenza epidemiologica da Covid per l’anno scolastico 2021-2022. Lo prevede il decreto sulle riaperture all’esame del Cdm di oggi. Le risorse saranno ripartite tra le scuole per l’acquisto di dispositivi di protezione, di materiali per l’igiene individuale e degli ambienti nonché di ogni altro materiale anche di consumo utilizzabile in relazione all’emergenza epidemiologica.

Ci sarebbe anche la proroga per l’organico scolastico per l’emergenza (personale Ata e docenti) fino al termine delle lezioni, su richiesta del Ministro Patrizio Bianchi. Per questo obiettivo sarebbero previsti ulteriori 200 milioni.

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