Daniele, che favola l’abbraccio del Papa
Il bimbo di Figino ricevuto da Francesco

Esperienza indimenticabile per lo studente di prima media nell’udienza di mercoledì. La madre: «Che emozione». Lui: «Ho chiesto il miracolo di vedere, almeno un giorno»

La cosa che gli è piaciuta di più del suo incontro col pontefice, dice Daniele con la sicurezza senza dubbi dei ragazzini, è che «non ha detto cose da Papa». L’ha abbracciato, gli ha fatto coraggio e gli auguri per la cresima ormai prossima. Un ricordo bellissimo, che porterà sempre con sé. Anzi, già spera di tornarci presto, a Roma.

Dodici anni da compiere tra poco, di Figino Serenza, cieco. Ma il fatto che i suoi occhi non vedano è solo un dettaglio. I due giorni passati nella capitale, culminati nell’udienza privata con Papa Francesco, Daniele C. li ha impressi nella mente senza che manchi neppure un dettaglio e li racconta con parole tanto chiare che pare d’essere stati lì con lui.

Mamma Rosy è molto più emozionata, ancora un po’ stravolta dopo l’emozione fortissima vissuta grazie alla visita a San Pietro con l’associazione “Gli Amici dell’Arca”, che l’hanno portata ad accompagnare il figlio maggiore dal pontefice, a stringergli la mano e a conservare ricordi che non passeranno mai. A intessere il dialogo che ha reso possibile questa esperienza è stata Mary Cassader, presidentessa del sodalizio, che nei mesi scorsi ha scritto al vicario di Papa Bergoglio, il cardinale Angelo Comastri.

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