«Dieci giorni di angoscia»
Non si trova il pensionato sparito

Giuseppe Baroni, 67 anni, non fa ritorno a casa da lunedì 18 novembre. Dopo l’avvistamento ad Anzano del Parco non ci sono state altre segnalazioni

«La cosa peggiore è l’assenza di novità, questo limbo nel quale siamo perennemente in ansia, pensando a che fine abbia fatto, a dove possa trovare riparo in questi giorni così freddi».

Dieci giorni senza marito e papà: l’angoscia si è impadronita dei familiari di Pino Barone, 67 anni, l’autotrasportatore in pensione di Erba, sparito di casa lunedì 18 novembre. Uscito per recarsi al lavoro, a un negozio di specialità tipiche regionali che stava allestendo a Cantù.

Da allora Giuseppina Mauri, 65 anni, sua moglie da 42, e la figlia Fabiana, non lo hanno più visto. Un’assenza che comincia a pesare sul morale delle due donne.

In via Ferraris

«Non so più cosa dire e che cosa pensare» dice la signora Giuseppina, trattenendo le lacrime. Tutti i giorni nelal sua casa di via Ferraris riceve la visita della figlia, del fratello e della cognata, delle amiche: vengono per darle coraggio, per sostenerla in un momento così difficile.

«Le abbiamo provate tutte - sospira la figlia Fabiana - Ho messo gli annunci per strada, ho fatto stampare un centinaio di volnatino, ho scritto sul mio profilo Facebook, ho chiamato i giornali e Chi l’ha visto, ma mio papà non si trova, e ora che è arrivato questo freddo siamo molto preoccupate».

Le ultime segnalazioni risalgono a giovedì scorso, e si riferiscono ad avvistamenti del giorno prima. «È un signore che mercoledì alle quattro e un quarto dice di averlo riconosciuto al centro commerciale Bennet di Anzano del Parco con un sacchetto del pane in mano, dopo avere visto la sua foto alla trasmissione Chi l’ha visto» racconta Fabiana.

Quella segnalazione è stata verificata dai carabinieri il giorno stesso: «Sono andati al Bennet e hanno mostrato alle cassiere la foto del papà e una di loro dice di averlo visto. Si ricorda dei suoi occhi di un azzurro molto intenso, come in effetti sono gli occhi di mio padre».

I volantini per strada

Da allora i familiari hanno battuto tutto l’Erbese e il canturino: «Abbiano fatto passare decine e decine di bar che si trovano tra qui e Cantù. Abbiamo mostrato la sua foto e lasciato i volantini, non sappiamo più che cosa pensare».

Barone è un uomo possente: alto un metro e ottanta, cento chili di peso, cammina barcollando perché ha problemi di equilibrio, dopo una malattia e un incidente.

Veste pantaloni jeans, un pile beige, scarpe nere. E ha un K-Way color grigio, che le aveva regalato la figlia. n 

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