A San Giuseppe
l’addio a Mario Castiglioni

I funerali della guida morta sulle Alpi svizzere in programma nella “sua” parrocchia

È in programma venerdì alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe il funerale di Mario Castiglioni, 59 anni, la guida alpina rimasta vittima con altri sette escursionisti della tragedia avvenuta la scorsa settimana sul percorso della “haute route” tra Zermatt e Chamonix.

Con lui, lo ricordiamo, c’erano, tra gli altri, anche la moglie Kalina Damyanova e Andrea Grigioni, 45 anni, comasco di Lurate Caccivio. Castiglioni, che con la moglie aveva vissuto a lungo a Chamonix e che, più di recente, si era trasferito in Ticino, in valle di Muggio, era conosciutissimo anche a Como, sia come guida alpina sia come fondatore del negozio “Montagna sport”. La tragica spedizione sull’arco alpina, peraltro lungo un percorso che Mario e la moglie conoscevano molto bene, era stata organizzata approfittando sia dell’abbondanza di neve di un’annata particolarmente fortunata, sia della vicinanza dei due ponti del 25 aprile e del Primo maggio, che consentiva di trascorrere più giorni in quota e sci ai piedi. A tradire il gruppo era stato un improvviso peggioramento delle condizioni meteo. A pochi minuti dal rifugio al quale erano diretti, Castiglioni, Kalina e i loro clienti erano stati investiti da una violentissima bufera neve, acqua e vento, con una brusca riduzione della visibilità.

A nulla erano valsi i tentativi di Castiglioni di riprendere la strada. L’allarme era scattato soltanto all’alba del giorno dopo, quando il personale di soccorso svizzero era riuscito a recuperare tutti i dispersi, constatando il decesso di tre di loro. Due erano stati dimessi poche ore più tardi, gli altri erano morti dopo il ricovero, nonostante i tentativi di invertire gli effetti devastanti dello choc termico cui erano rimasti vittime.

Domani l’addio a Mario nella parrocchia che lo aveva visto crescere.

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