Don Claudio, è il giorno
del trapianto di midollo

Il parroco è stato colpito da una recidiva di leucemia

Il donatore è suo nipote, oggi l’intervento a Milano

È programmato per oggi, all’ospedale San Raffaele di Milano, il trapianto di midollo per don Claudio Madasi, il parroco colpito da una recidiva di leucemia lo scorso mese di maggio.

Don Claudio si era ammalato una prima volta nel 2010, ai tempi del suo impegno come missionario in Brasile, ma dopo un primo ciclo di cure ricevute in Italia, sembrava ristabilito.

Era arrivato a Casnate circa un anno fa, verso la fine di novembre facendo ripartire tutte le attività delle due comunità di fedeli, sempre con l’aiuto di don Sergio.

Purtroppo, all’inizio dell’estate, don Claudio aveva cominciato ad accusare un malessere che ben presto non aveva lasciato dubbi: la terribile malattia si era di nuovo manifestata in tutta la sua gravità.

Subito il ricovero all’ospedale San Raffaele di Milano, recentemente dichiarato il migliore ospedale d’Italia, e ben presto la certezza che per lui l’unica via di salvezza sarebbe stata il trapianto di midollo. Non semplice nemmeno la ricerca di un donatore, effettuata attraverso la banca mondiale del midollo, che però non ha dato esito.

Poi la svolta, con la verifica di compatibilità con Lorenzo Madasi, il nipote di don Claudio, figlio di suo fratello Giovanni, che oggi sarà con lo zio per fargli dono del proprio midollo. Don Claudio è stato ricordato anche ieri, a Casnate, durante la preghiera dei fedeli della messa delle 10 e, a conclusione della funzione, particolare perché concomitante con la ricorrenza della Madonna del Rosario, don Sergio che ha celebrato, ha letto una lettera inviata da don Claudio: «Vi penso e vi prego di sentirmi sempre presente - scrive don Madasi -. Grazie del calore che non mi avete fatto mai mancare in questi lunghi quattro mesi di degenza in ospedale. Quando la malattia me lo consente cerco anche io di starvi vicino con le mie parole e con la preghiera, quando la fatica fisica ha il sopravvento mi lascio nelle mani del Signore». E ha concluso: «Grazie di cuore a tutti. Vi benedico e vi abbraccio con affetto».

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