Due anni fa ruppe il braccio in servizio
Volontario fa causa per il risarcimento

Faceva assistenza all’Alpe di Orimento in una gara interregionale di corsa

Mancava un decreto. Postumi permanenti e giorni di lavoro persi per l’incidente

Si fa male durante il servizio d’ordine durante una grossa manifestazione sportiva in quota, ma per ottenere il risarcimento danni deve ricorrere alle vie legali.

Una vera e proprio odissea quella di un volontario della Protezione Civile che fa capo alla Comunità Montana Lario Intelvese.

Infortunatosi ad un braccio a seguito di una caduta accidentale che , ancora a distanza di quasi due anni, non ha visto riconosciuto il danno patito da parte dell’ente montano di San Fedele.

I fatti risalgono al 13 luglio del 2013.

Una squadra di volontari della Protezione Civile comunitaria si portò con tanto di divise, equipaggiamento e mezzi di servizio , sull’Alpe di Orimento per garantire servizio d’ordine e assistenza allo svolgimento di una gara di interregionale di corsa campestre in quota.

Negoziazione assistita

Non erano muniti dell’apposito decreto d’intervento a firma del capo della Protezione Civile.

E da lì è iniziata l’odissea.

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