Ecco come sarà il nuovo Pianella

Alessandro Corrado ha depositato a Cucciago il piano di ampliamento curato dall’architetto Novati

Potrà contenere 5.500 persone, razionalizzati i parcheggi. Spazio anche per il campo d’allenamento

I parcheggi, tracciati e suddivisi in aree per permettere un’uscita ordinata e contemporanea, da più varchi, dei veicoli. E poi uscite pedonali per i tifosi a metà altezza degli spalti.

Ma il nuovo Pianella intende risparmiare anche sull’energia, grazie al massimo sfruttamento della copertura fotovoltaica. E vuole poter contare su un campo supplementare per gli allenamenti, utilizzabile nel caso da prima squadra, giovanili, altre società: un’area sportiva indipendente dal calendario degli eventi, concerti compresi, che arricchiranno l’offerta oltre al basket.

Sono queste le novità principali che porta con sé la ristrutturazione del palazzetto di Cucciago, con l’ampliamento del 15% del suo volume, per arrivare a ospitare 5mila e 500 spettatori.

Il progetto, tutto da approvare ed eventualmente modificare, è stato consegnato ieri mattina all’ufficio tecnico del Comune di Cucciago da Alessandro Corrado, amministratore della Pianella Srl, e dall’architetto Massimo Novati, estensore del progetto.

La documentazione

Tavole e rendering arrivano a poche ore dalla risoluzione del contratto da parte del Comune di Cantù nei confronti della Turra, la ditta bresciana incaricata di realizzare l’opera lasciata a metà nel cantiere di corso Europa.

Parte proprio dai parcheggi - uno degli aspetti, insieme alla viabilità, già nella massima attenzione del Comune di Cucciago - l’analisi dei principali tratti del progetto formulata dall’architetto Novati. «Nella parte esterna - dice Novati - è prevista una migliore organizzazione del sistema della sosta, con la razionalizzazione di un percorso separato per i tifosi della squadra ospite. Come misura a loro dedicata, si parla della cosiddetta “gabbia”».

«Gli spettatori, in genere, potranno contare su un tracciato più chiaro dei parcheggi. Che saranno numerati e avranno accessi separati, con una migliore possibilità di confluire sulla strada al termine della partita».

Le aggiunte

Vi saranno alcune aggiunte strutturali. «Una - dice Novati - riguarda gli sky box dai quali alcune categorie, fra le quali i giornalisti, potranno assistere alla partita.

L’altra, che rappresenta una delle novità principali di quest’ultimo progetto, è l’aggiunta di un piccolo campo di allenamento, coperto e di misura regolare, nel seminterrato. Utilizzabile a seconda delle esigenze».

Pensato per logistica e risparmio energetico. Una prerogativa sulla quale il progetto si è particolarmente concentrato. «Sarà un palazzetto a basso impatto ambientale - dice Novati - si sfrutterà il solare termico per scaldare l’acqua e il fotovoltaico per il riscaldamento elettrico».

Per tornare all’aria aperta, il pubblico avrà due diverse altezze di uscita. «La parte più bassa defluirà direttamente dal piano terra - spiega Novati - chi sta più in alto, invece, uscirà a mezza altezza. A grande vantaggio della sicurezza». Ma intanto, e soprattutto, è un nuovo palazzetto che chiede soltanto di essere realizzato. Obiettivo che per due volte in oltre vent’anni, con il Palababele prima e il PalaTurra poi, ha mancato Cantù.n 

© RIPRODUZIONE RISERVATA