Ex Somaini, ora c’è un progetto
L’ala centrale ospiterà la biblioteca

San Fermo, procedono i lavori di ristrutturazione del vecchio orfanotrofio
Per libri e sale di lettura una sede di 400 metri quadri, il doppio dell’attuale

Dopo un mese dall’inizio dei lavori, un’ala dell’ex istituto Somaini inizia a riprendere vita e con grande probabilità, una volta ultimata questa prima parte di ristrutturazione, ospiterà la biblioteca comunale e un piccolo museo dove sarà raccolto il materiale che racconta della storia dell’ex istituto dei Barabitt.

Il cantiere aperto il 28 ottobre scorso procede con la prima parte di lavori, dell’importo di 300mila euro, che si concentrano sull’ala centrale, al cui piano terra verranno mantenute le belle volte a crociera. Dove al primo piano c’erano le camerate verrà ricavato invece un salone con tanto di soppalco.

L’area dove la ditta Costruzioni fratelli Bega srl sta lavorando, e ne avrà ancora per un mese, ospiterà la nuova sede della biblioteca comunale che da tre anni è nei nuovi locali accanto alla farmacia e alla sede della Croce rossa. In 220 metri quadrati la biblioteca comunale sta stretta, mancano gli spazi per far in modo che i più piccoli lettori possano usufruire del servizio e della lettura dei libri in sede senza disturbare gli altri utenti.

La nuova ala del Somaini ristrutturata offrirebbe 230 metri quadrati nel salone con le volte a crociera al piano terra e poi altrettanti al primo piano dove è in progetto anche una parte soppalcata di altri 180 metri quadrati. Insomma, una biblioteca da favola, in un ambiente altrettanto affascinante e raccolto, quello del parco dove è inserito il Somaini.

«Gli spazi ed il contesto del Somaini sono più consoni alla biblioteca rispetto a quelli attuali - dice il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Pierluigi Mascetti - si creerebbe un polo culturale comodo da raggiungere per la maggior parte degli insediamenti abitativi del paese, arrivare a piedi dalla piazza del municipio passando da via Stoppa e attraversando il ponticello che dà sulla chiesetta del 1600, che vorremmo ristrutturare, è molto suggestivo. Nella sede dell’attuale biblioteca si creerebbero ambulatori medici che potrebbero ospitare specialisti, così da avere medici, farmacia e sede della Croce Rossa nello stesso edificio centrale».

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