Ferme migliaia di raccomandate
E molte sono cartelle esattoriali

Falsa partenza della società di Campobasso. Le Poste: a regime entro 2 giorni

<+G_TONDO>Lettere raccomandate bloccate nei depositi in attesa di consegna: a Milano sono 30.000, come ha denunciato ieri la Cisl; a Como indiscrezioni parlano di 5.000 e fanno tutte capo alla società di Campobasso, titolare Carlo D’Angelo, che ha vinto la gara d’appalto da 700.000 euro l’anno per un servizio che sarebbe dovuto cominciare ad ottobre. Ma i tempi sono slittati di un mese, al tre novembre, in città e i conti sono stati fatti ieri: la concessionaria che consegnava raccomandate a Como da trent’anni, la Srl «Recapito espressi n.1» di via don Brusadelli ne ha riportate un migliaio alle Poste, quelle che non aveva fatto in tempo a smaltire, considerando che arrivano nella città del lago da 1.500 a 2.500 raccomandate al giorno e che a metà ottobre, Equitalia ha affidato quasi 7.000 ingiunzioni di pagamento, distribuite in due-tre giorni. Ed è ancora Equitalia che lunedì ne ha consegnate altre 4.000. Ben informati dicono che ne sono state smaltite solo alcune centinaia dalla Società Acf di Campobasso: il rischio è che si accumulino e che siano consegnate su tempi lunghi e con forti ritardi, un rischio scontato perchè i lavoratori, per quanto siano svelti ed attrezzati, non possono aver già memorizzato tutta la mappa della città, interni compresi.
«Si sono verificati intoppi - afferma l’ufficio stampa di Poste Italiane - anche perchè, rispetto al solito, è pervenuto più del doppio di cartelle esattoriali in una sola giornata. Ma la Spa è intervenuta per affiancare l’attività della Società appaltatrice e le giacenze saranno smaltite nel giro di due giorni».

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