Fiere e mercati
basta restrizioni
«Buona notizia»

Le misure nella bozza del decreto del governo Riaprono anche i musei ma con gli ingressi regolati

Emergenza Coronavirus: spiragli di normalità in provincia di Sondrio. La bozza del decreto del presidente del Consiglio dei ministri, valida da oggi e fino a domenica 8 marzo, è stata presentata ieri pomeriggio nel corso di una conferenza stampa di Regione Lombardia, e sono diverse le novità che saltano agli occhi, almeno per Valtellina e Valchiavenna.

Partiamo da mercati e fiere del fine settimana, una delle restrizioni che maggiormente hanno fatto discutere la scorsa settimana. Sabato, infatti, nelle piazze di Sondrio, Morbegno e Chiavenna hanno potuto lavorare con i loro banchi solo gli ambulanti che vendono generi alimentari; tutti gli altri sono dovuti rimanere a casa.

Un provvedimento che non sarà in vigore questo weekend, almeno in provincia di Sondrio.

Nella bozza del decreto, infatti, è indicata una misura del tutto simile a quella della scorsa settimana (chiusura nelle giornate di sabato e domenica delle medie e grandi strutture di vendita e degli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad esclusione dei punti vendita di generi alimentari e degli esercizi commerciali e delle attività artigianali di vendita di prodotti alimentari in misura prevalente, nonché delle farmacie e delle parafarmacie) ma valida solo ed esclusivamente per le province di Bergamo, Lodi, Piacenza, Cremona. In Valtellina e Valchiavenna, quindi, il mercato si svolgerà in maniera regolare, così come eventuali fiere in programma domenica prossima.

«Una buona notizia - commenta Stefano Scimè, presidente del sindacato venditori ambulanti Fiva in seno all’Unione del Commercio e del Turismo della provincia di Sondrio -. Noi operatori del mercato valtellinesi non abbiamo capito perché le nostre bancarelle all’aperto fossero considerate luoghi a rischio contagio, e non gli ambienti chiusi. Torniamo alla normalità».

Riaprono anche i musei, ma con vincoli che scongiurino gli assembramenti di persone: verranno, quindi, applicate misure che regolino gli ingressi, oltre all’indicazione di mantenere almeno un metro di distanza tra ogni persona.

Una regola che vale anche per bar, ristoranti e pub, mentre restano chiusi anche questa settimana cinema, teatri, palestre e centri sportivi. Le piste da sci resteranno aperte, ma sugli impianti di risalita chiusi, come funicolari e funivie, la capienza dovrà essere limitata di un terzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA