«Furto al super? No, di identità»
Assolta, ma solo grazie al dubbio

Mariano, l’accusa: rubò due articoli da profumeria da 44 euro a Giussano. A processo donna di 53 anni. Il giudice: «Un fatto particolarmente tenue»

È lei? Non è lei? Alla fine il giudice ha optato per la prima ipotesi ma ha comunque assolto F.I., una cinquantatreenne di Mariano Comense, incensurata, a processo con un’accusa di furto. Un episodio accaduto l’anno scorso, il 15 marzo, quando una donna fu fermata al Carrefour di Giussano dopo aver tentato di rubare due articoli da profumeria da 44 euro. Già, ma quale donna?

La signora F.I. seduta al banco degli imputati? Oppure un’altra, che ha utilizzato la sua carta d’identità? Sì perché l’imputata ha presentato ai carabinieri di Mariano una denuncia di furto del suo documento, rubatole a suo dire dall’auto posteggiata sotto casa. Per la prima parte dell’udienza, forse consigliata dal suo legale, F.I. è rimasta fuori dall’aula. Invisibile a due testimoni convocati dal pm, una operatrice della sicurezza del centro commerciale e un brigadiere dei carabinieri della stazione di Giussano.

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di SABATO 17 ottobre 2015

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