Furto alla Enervit di Zelbio
È spionaggio industriale?

Ignoti hanno cercato di accedere, senza riuscirci, alla banca dati dell’azienda. Giuseppe Sorbini: «Qualcuno ha lasciato una porta aperta. Stiamo valutando»

C’è l’ombra dello spionaggio industriale sul furto di sei portatili e il tentativo d’accesso al database della Enervit, azienda di Zelbio che si occupa di prodotti per l’integrazione alimentare sportiva. La “visita” dei malviventi è avvenuta tra sabato e domenica, quasi certamente nelle ore notturne.

Ancora tutte da ricostruire e definire le modalità con cui i ladri si sono introdotti negli uffici dello stabilimento. Di certo ci sono i sei computer rubati con materiale importante relativo ai prodotti realizzati e il tentativo di violare il database.

«I ladri hanno agito tra sabato e domenica – spiega l’amministratore delegato Enervit Giuseppe Sorbini -. Si sono introdotti, non abbiamo capito ancora in che modo, nella struttura ed hanno rubato sei portatili, hanno anche cercato di violare l’archivio in cui c’è il backup di tutti i computer».

Viene da pensare si tratti di spionaggio industriale: «Si può pensare ma non voglio crederlo. Abbiamo individuato il punto in cui hanno scavalcato ma non ci sono segni d’effrazione sulle porte. Non sappiamo da dove sono passati, si può pensare qualcuno abbia dimenticato una porta aperta».

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