Galli, spese pazze in Regione
Quarta condanna dalla Corte dei conti

Nei guai in qualità di ex capogruppo del Carroccio. Aveva autorizzato rimborsi illeciti per 15.500 euro

Chissà se ci ha fatto l’abitudine a ricevere a casa l’ufficiale giudiziario o, viceversa, se il suono del citofono è diventato un incubo.

Nuova condanna contabile - la quarta in meno di un anno - per Stefano Galli, l’ex epurator della Lega comasca, per anni capogruppo del Carroccio in Regione Lombardia e, proprio in virtù di quel ruolo oggi tra i più “ricercati” dai giudici della Corte dei conti.

L’ultima vicenda riguarda i rimborsi chiesti e ottenuti da Ugo Parolo, politico di Colico, 52 anni il prossimo primo marzo, chiamato a restituire alla Regione Lombardia 15. 500 euro, più i costi della giustizia, dei 17.800 che si è fatto rimborsare tra il marzo 2010 e il maggio 2012. Soldi spesi, a suo dire, nell’ambito dell’espletamento del suo mandato consiliare, in base alla contestata e famigerata legge 34 del ’72 sui contributi ai gruppi consiliari. Ma i giudici contabili non l’hanno vista allo stesso modo. E così hanno condannato Parolo (rieletto in Regione nel 2013 e addirittura nominato sottosegretario in giunta con delega alla macroregione alpina) a risarcire poco più di 15mila euro in solido con l’allora capogruppo Stefano Galli.

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