Gemelle da 110 e lode
Dall’asilo all’università

Alessandra e Francesca, 23 anni, una vita insieme sui banchi. Ora la sfida più difficile: diventare insegnanti di ruolo

Sorelle gemelle anche nei successi scolastici. Dottoresse nello stesso giorno. Alessandra e Francesca Colzani, 23 anni, hanno condiviso la stessa votazione all’esame di laurea, superato con 110 e lode all’università cattolica di Milano.

Stessa facoltà - scienza della formazione primaria - medesimo relatore e identico voto d’accesso che garantiva un sicuro 110. La lode ha premiato un percorso di studi ad alti livelli, sempre in coppia. «Fin dall’asilo, nella stessa classe - conferma Francesca - All’università abbiamo sostenuto gli esami nello stesso giorno, quasi tutti con identica votazione».

Talmente due gocce d’acqua da dover provare la loro identità: «I professori ci chiedevano sempre se effettivamente fossi Francesca e se Alessandra fosse presente per confermare che ognuna avesse sostenuto il proprio esame».

Dopo aver fatto tutto insieme fin da piccole, adesso le loro strade si separano. Come tante neo-laureate che aspirano a una cattedra di ruolo, la laurea è il punto di partenza per raggiungere l’obiettivo, per nulla semplice: «Per la nostra abilitazione - spiega Alessandra - la graduatoria è a esaurimento, di fatto chiusa finché il ministero non emetterà un bando di concorso. Quando sarà bandito, parteciperemo».

Nel frattempo, per la prima volta divise, hanno iniziato la loro avventura professionale: Francesca lavora alla scuola dell’infanzia di Carimate, Alessandra alla materna di Bulgarograsso. «Adesso è giusto che ognuna vada per la sua strada - sostengono - Siamo pronte. Questo non vuol dire che il legame si perda, anzi».

Nessuna competizione, al contrario: «È sempre stato un aiutarsi reciproco». Un po’, però, sono dispiaciute di non essere state separate a scuola: «Forse siamo state influenzate nello scegliere anche la stessa facoltà - ipotizza Alessandra - dal fatto di essere cresciute insieme, con gli stessi interessi, gusti e passioni». Francesca stava per smarcarsi, ma di poco: «Avevo pensato di fare puericultura, il campo era lo stesso».

Pur non vivendo in simbiosi, come tengono a precisare, condividono molti interessi e gusti: stessi vestiti, che si scambiano, stesse compagnie e, almeno per quanto riguarda i loro ex, stessa famiglia: «Erano cugini».

In fatto di affetti, al momento, si distinguono. Alessandra è fidanzata, Francesca no. Lei scherza e dice: «Alessandra è quella con il carattere buono, docile, più accondiscendente». Almeno in questo si contraddistinguono e hanno provato a differenziarsi anche nell’aspetto, natura permettendo. Da un anno Francesca si è tagliata i capelli, mentre Alessandra li ha fatti crescere. Uguali in tutto, ma non nelle fobie: «Fino a poco tempo fa avevo paura di guidare - ammette Alessandra - a differenza di Francesca che adora mettersi al volante». All’altare, probabilmente, andranno separate. Francesca precisa: «Le ho proposto di sposarci nello stesso giorno, ma lei non vuole». La sorella ribatte: «No, almeno quel giorno, visto che finora abbiamo sempre festeggiato insieme tutto, dai compleanni alla laurea».

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