Ghisallo, open day al Museo
Ingresso gratis per i bambini

domenica giornata dedicata alle scuole

Un’intera giornata dedicata alle scuole, agli insegnanti e agli alunni. Il Museo del ciclismo Madonna del Ghisallo si presenta domenica, 8 giugno, con un open day ad ingresso gratuito per gli insegnanti muniti di tesserino e per i ragazzini sotto i dieci anni. Un’occasione per prenotare magari una visita di gruppo alla struttura sul Colle del Ghisallo.

«Vogliamo informare le scuole delle attività didattiche che facciamo - dice la direttrice Carola Gentilini - Per questo domenica attrezzeremo un gazebo all’esterno del museo con delle biciclette sui rulli, per dare a tutti la possibilità di fare una pedalata, e saranno presenti due guide, una anche istruttore della Federazione ciclistica italiana. Al gazebo s’insegnerà anche come riparare una foratura e si potrà scrivere un tema sulla bicicletta, che sarà poi appeso all’esterno».

Si presenteranno le attività del museo: «I ragazzini sotto i dieci anni e gli insegnanti con tesserino potranno entrare gratuitamente nella struttura, saranno accompagnati dalle guide nella visita e potranno conoscere i nostri laboratori».

I laboratori sono su più tempi: «Prima c’è la visita al museo che offre un’introduzione al mondo del ciclismo, attirando l’attenzione dei ragazzi su oggetti o documenti interessanti in vista dell’attività. Il lavoro prosegue poi in uno spazio apposito dedicato ai ragazzi, per vedere, ascoltare, pensare, fare, partendo dal confronto di oggetti, giornali, fotografie, filmati opportunamente selezionati, e dall’ascolto di testimonianze orali che il museo possiede».

Diversi i laboratori disponibili: «Sono quattro: “Inizio rifornimento. Mangiare in bicicletta nel ciclismo agonistico”, ”Non perdere le ruote. Ruote, gomme e rapporti di velocità nel ciclismo agonistico, nel cross, nell’uso quotidiano della bicicletta”, “Scarpe con i tacchetti, per correre più forte. L’abbigliamento del ciclismo agonistico”, “Storie (del Giro) d’Italia. Il ciclismo come fenomeno sociale nel ‘900”. Infine la “Notte al museo”, con la possibilità di visitare e dormire nella struttura».

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