Giù in limite in via Rovelli

«Vogliamo l’autovelox fisso»

Il sindaco di Senna scrive all’amministrazione provinciale

«Troppi 70 chilometri all’ora, bisogna scendere a 50»

Giù in limite in via Rovelli «Vogliamo l’autovelox fisso»
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Il sindaco ha già inviato

le proprie richieste all’amministrazione provinciale

Un sistema di autovelox fisso, in stile tutor. Bande sonore per far rallentare gli automobilisti. E portare il limite da 70 a 50 chilometri orari. Sono queste le proposte contenute nelle richieste del sindaco Francesca Curtale inoltrate all’amministrazione provinciale, per salvaguardare pedoni e ciclisti sulla pista di via Rovelli, tra la frazione di Navedano e Senna.

Per la minoranza, è la dimostrazione ultima che la pista è pericolosa. Soltanto pochi giorni fa, il decimo incidente: una moto sulla pista. Nei nove precedenti, la staccionata, a protezione non della strada ma dei prati e del bosco, si era sempre rotta.

«Come risulta dalla relazione predisposta dal comandante della polizia locale di questo Comune - scrive la Curtale - vi è una elevata pericolosità, come dimostrato dal periodico verificarsi di incidenti stradali. Molti cittadini di Senna Comasco si sono lamentati di tale situazione che continua a creare allarme sociale inducendo molte persone a non utilizzare la pista stessa. I sinistri fino ad ora occorsi hanno provocato danni al patrimonio comunale per complessivi 17mila euro, ancorché rimborsati».

Dall’opposizione si chiede però una barriera di protezione tra la strada e la pista. «Finalmente si prende atto della pericolosità della ciclopedonale - il commento del capogruppo di minoranza Daniele Trevisan - è un passo in avanti. Ma bisogna dividere il tracciato stradale da quello pedonale, creando una barriera fisica di protezione».

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