Grandate, errore del software
La bolletta della Tares raddoppia

In decine di casi chi ha abitazione e box ha ricevuto due avvisi di riscossione
Il disguido comporta un aumento dell’importo: «Rimborseremo chi ha pagato»

Il sistema va in tilt, le cartelle Tares raddoppiano.

Ieri e l’altro ieri fuori dall’ufficio tributi del Comune di Grandate c’era una fila di cittadini a cui sono state inviate due invece di una sola cartella per il pagamento della tassa dei rifiuti. In paese si contano decine di casi, altri potrebbero accorgersi del disguido nei prossimi giorni.

La stessa dipendente comunale allo sportello non ha tempo di dare spiegazioni: «Sono tantissimi». L’assessore competente Fabio Ferrario invece chiarisce il quadro: «Sono uscite le cartelle doppie. Chi ha due immobili separati ha ricevuto due cartelle invece di una. L’esempio che stiamo riscontrando con più frequenza è quello dei garage».

Il problema è che la doppia emissione comporta una quota aggiuntiva da pagare. Ferrario dice ancora: «Ricalcoleremo e sistemeremo le cartelle inviate per errore. Poi valuteremo come rimborsare i cittadini incappati in questo problema».

Il pasticcio sarebbe stato generato da un errore tecnico, una svista informatica, segno che anche con i computer è difficile districarsi nella intricata selva delle tasse. Del resto a Grandate la Tares era stata approvata solo quest’estate, a luglio, una meteora destinata presto a scomparire a seconda di quanto deciderà il governo disegnando un nuovo sistema di imposte.

Così da due giorni fuori dall’ufficio tributi c’è coda, Ferrario però puntualizza: «Non è solo colpa di questo inconveniente, molti cittadini arrivano ai nostri sportelli per chiedere informazioni sulla Tares, è una tassa che pochi conoscono, è nuova e presto verrà modificata. Molti si lamentano perché la seconda rata è più alta del previsto a causa dell’incremento statale».

Pagare due volte però non piace a nessuno, tanto più che la scadenza è assai ravvicinata, lunedì, avendo ricevuto nei primi giorni della settimana la richiesta di pagamento.

A Grandate la Tares quest’anno ha avuto un rincaro dello 0,9% rispetto al passato. Un rialzo minimo, sotto i tassi di inflazione Istat, che significano comunque circa 30 euro in più per una famiglia che abita in un appartamento di cento metri quadri. Ma sull’aumento lucrerà solo lo Stato che chiede questi 30 centesimi aggiuntivi.

Su questa tassa in paese non c’è stata nessuna stangata anche perché il servizio è coperto al 97% dalle tariffe pagate dai cittadini. Sistema informatico permettendo.

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