Grandi silenzi e occhi gonfi per Anita

Sondalo Atmosfera sospesa per la ragazza di 17 anni morta venerdì a Grosio in un incidente stradale in moto. Non è ancora stato deciso se fare l’autopsia, per cui non sono stati fissati i funerali. Clima di dolore in paese

Ieri mattina è stata effettuata la ricognizione sulla salma di Anita Graneroli, che avrebbe compiuto i 18 anni il prossimo 19 dicembre, di Sondalo, rimasta vittima di un incidente motociclistico nel tardo pomeriggio di venerdì a Grosio.

L’esame è stato effettuato dal medico necroscopo Claudio Negrini, in servizio alla medicina territoriale a Tirano. Dopodiché il magistrato di turno in Procura si è riservato di valutare, in base agli atti di indagine, se disporre o meno l’autopsia. Per cui almeno fino a domani la salma della ragazza, ricomposta all’ospedale Morelli di Sondalo, resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Partecipazione

Il Morelli è l’ospedale in cui lavora mamma Chiara, per anni infermiera in Fisiatria e ora in servizio in Malattie infettive, dove da ieri è calato un silenzio irreale.

Perché tutte le colleghe e i colleghi non hanno potuto non immedesimarsi nel suo dolore, in quello di papà Giorgio e del fratello Tommaso. E allo stesso tempo, il pensiero non può non essere corso anche al conducente della moto, 21 anni, di Lovero e ai suoi familiari, ovviamente provati. Davide ieri è stato dimesso dall’ospedale ed è tornato a casa.

Un ragazzo considerato da tutti per bene, con un’innegabile passione per la moto, ma assennato. Intorno alle 18 di venerdì, mentre si trovava sulla tangenzialina di Grosio, all’altezza della rotonda di via Valeriana, diretto a Sondalo per riportare a casa l’ amica, ha avuto un attimo di sbandamento, probabilmente nel momento in cui ha visto un furgoncino intento a immettersi dalla rotonda sulla tangenzialina.

L’incidente

Per questo motivo il motociclista avrebbe frenato, temendo un possibile impatto e questo ha fatto perdere aderenza alla moto che non è stato più possibile governare. Anita, che viaggiava aggrappata a lui, è stata letteralmente sbalzata dal sellino ed è rimbalzata nella scarpata sottostante, compiendo un lungo volo.

É morta sul colpo, nonostante indossasse il casco (come Davide) ma Livio Bongiolatti, di Grosio, infermiere a Poschiavo con una lunga esperienza in Rianimazione a Sondalo, che si trovava a passare di lì, si è fermato, ed ha iniziato la rianimazione cardiopolmonare, supportato poco dopo dal caposquadra dei Vigili del fuoco di Tirano. Ma nulla è stato possibile fare per Anita.

Il sindaco

«Oggi abbiamo una famiglia straziata e una comunità sconvolta - dice Ilaria Peraldini, sindaco di Sondalo -. La sofferenza è tanta e tutti ci chiediamo che cosa ci stia succedendo. Io non sono un genitore, ma faccio fatica anche solo a immaginare come possano una madre e un padre affrontare un dolore simile. Abbiamo il dovere di mostrare vicinanza alle famiglie nel dolore non solo ora, a ridosso dei fatti, ma anche nelle fasi successive. Sono tuttavia convinta che Sondalo questa attenzione e questa vicinanza le mostrerà sempre».

Oggi alle 16 è in programma la messa di saluto per don Giacomo Folini, da otto anni parroco di Sondalo e in procinto di raggiungere Aprica. Sarà comunque lui a celebrare i funerali di Anita, non appena giungerà il nulla osta alla sepoltura dalla magistratura.

Per ora, a Sondalo, si sente solo un silenzio assordante. In cui ogni parola cade nel vuoto.

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