I Bianchi d’Argentina
A Cantù dopo 120 anni

Alberto e Stella, ritorno alla Cascina Novello

sulle tracce degli antenati partiti da Cantù

Dopo 120 anni riscoprono le radici della loro famiglia a Cantù. Alberto Bianchi e la moglie Stella Maris Perez hanno voluto tornare nella terra da dove erano partiti i loro avi.

Il nonno di Alberto, che si chiamava Ambrogio, aveva sposato nel 1894 nella chiesa di Vertemate Maria Faverio. Poi la coppia era partita per l’Argentina.

Ambrogio Bianchi era figlio di Innocente e abitava a Cantù alla Cascina Novello, l’ultimo lembo della parrocchia di San Paolo al confine con la parrocchia di Vighizzolo.

I discendenti

«La nonna Esterina, l’ultima superstite a raccontare la tragedia dell’esplosione del dirigibile “Città di Milano”, avvenuta proprio vicino a Cascina Novello il 9 aprile 1914 parlava spesso di un suo zio che era partito per l’America del Sud – racconta Danilo Bianchi, uno degli ultimi discendenti della stirpe - Il trisnonno Innocente si era stabilito a Cantù a metà Ottocento provenendo da Senna Comasco».

Così ieri pomeriggio Alberto Bianchi e consorte hanno fatto visita ai loro congiunti proprio a Cascina Novello. Una grande festa e un clima da rimpatriata per gli “zii d’America”.

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