I contadini ripartono dalla cannabis
«Droga? No: produciamo olio e carta»

Alla riscoperta della “cannabis”. Con un progetto promosso a livello europeo. Grazie ad una dozzina di aziende agricole della Bassa comasca, che ne coltivano un ettaro per ciascuna.

Alla sperimentazione sta partecipando anche l’azienda agricola gestita da Ambrogio Alberio, storica attività di via patrioti 15, a Guanzate attiva fin dagli anni Settanta.

Si tratta di un’azienda familiare che oltre ad occuparsi di legname, coltiva nei propri campi cereali e fieno. L’azienda sta curando anche un innovativo progetto di “fattoria sociale”, recentemente disciplinato da parte della Regione Lombardia nell’ambito delle iniziative legate a Expo: l’obiettivo è quello di sviluppare nuove modalità terapeutiche a favore dei disabili.

Insomma: i contadini della Bassa guardano al futuro riscoprendo il passato.

«La coltivazione e l’utilizzo della canapa sativa, o da fibra, nelle nostre zone non è affatto sconosciuta - spiega Alberio – già un secolo fa era diffusa in alcune zone della Valtellina e sul lago di Como. La prospettiva è quella di poterla trattare, in una struttura che potrebbe essere localizzata nel vicino Comune di Lomazzo, per i molteplici utilizzi che sono oggi possibili».

Le potenzialità legate alla coltivazione della canapa sativa (pianta che contiene anche sostanze stupefacenti, in percentuali però molto diverse a secondo della varietà) notevoli.

«Si va dall’olio, alla carta, fino ai pannelli che possono essere utilizzati nel settore dell’edilizia - spiega infatti Alberio - dalla canapa possono essere ricavati altri prodotti ancora, compresi i mangimi per gli animali».

L’articolo completo sul giornale in edicola.

© RIPRODUZIONE RISERVATA