I duecento di Comocuore
Che bella la città a pedali

Centosettanta iscritti alla pedalata amatoriale intorno alle mura, 70 bimbi dentro le mura con “Bimbinbici”, 44 ciclisti alla corsa cronometrata

Como

Una gara e due “biciclettate” dentro e fuori dal centro di Como hanno fatto del ventesimo compleanno della tradizionale manifestazione “Comocuore in bicicletta” un piccolo e importante record.

Centosettanta iscritti alla pedalata amatoriale intorno alle mura, 70 bimbi dentro le mura con “Bimbinbici”, 44 ciclisti alla corsa cronometrata. La mattinata dedicata all’informazione e alla prevenzione delle malattie coronariche promosse dall’associazione è iniziata alle 8,15 con la chiusura del girone per il primo “Trofeo città di Como - Memorial Gianni Mazzola”, competitivo e riservato ai tesserati Acsi, voluto per ricordare un socio dell’Asd Veroca mancato pochi mesi fa nel trentennale della società ciclistica comasca.

Per disputarlo è stato chiuso un circuito cittadino di 2,9 chilometri che i partecipanti hanno dovuto percorrere 20 volte per un totale di circa 60 chilometri. Alle 9,45 poi è partito il mini circuito nella città murata riservato ai più piccoli con la possibilità per i genitori di accompagnarli: da piazza Cavour hanno attraversato il centro storico con un grande cuore a fare da apripista. Infine, alle 10 è cominciata la pedalata sul breve circuito amatoriale dedicato ai grandi più e meno abituati allo sport che però apprezzano la mobilità ciclabile e gli scorci di città che permette di cogliere. Tante mamme, papà e nonni affezionati della manifestazione hanno iscritto figli o nipotini ancora incapaci di camminare e se li sono portati nel seggiolino: la più piccola partecipante è stata Vittoria Maria, otto mesi. Il meno giovane invece è stato Giorgio Torres, classe 1929. Tutti hanno pedalato da piazza Cavour alla rotonda di Tavernola, sono passati da Sant’Abbondio, hanno preso via Borgovico vecchia, sono rientrati passando da via Castelnuovo e poi scendendo da via Briantea fino a viale Lecco e piazza Cavour, per poi rifare un giro del centro lungo il perimetro delle mura prima dell’arrivo.

«Il bilancio della giornata è stato molto positivo - afferma Giovanni Ferrari, presidente di Comocuore - anche se il comasco medio continua a sembrare poco abituato alla bicicletta fuori dalla città murata. Credo però che possa essere sviluppato bene il percorso del primo bacino, da Villa Geno, passando per Villa Olmo e fino a Cernobbio, e mi pare che l’amministrazione abbia seriamente intenzione di promuovere un diverso sistema di mobilità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA