I furbetti della coda all’Asl
La protesta arriva in Comune

Furbetti della coda alla sede Cri di via Ramiro Bianchi, la minoranza chiede l’intervento dle sindaco.

Martedì 12 novembre sono iniziate le vaccinazioni antinfluenzali organizzate dall’Asl, che continueranno anche il 26 novembre e il 3 dicembre. Nella prima tornata una trentina di persone si sono trovate in fila in locali non capienti e sono state costrette ad aspettare il proprio turno nel corridoio e lungo le scale.

Il personale Asl non è riuscito a gestire la situazione generata dall’elevato numero di cittadini in attesa (non solo di Lipomo ma anche di Lora), anche a causa dell’assenza di sistemi di gestione della coda.

«Il fatto più grave - racconta Aldo Angella, consigliere comunale di minoranza che era in fila assieme alla sua signora - è avvenuto quando due “furbetti” , superando con disinvoltura tutti coloro che li precedevano ed erano da tempo in attesa, sono riusciti ad infilarsi nell’ambulatorio. Ho chiesto alla dottoressa il rispetto della precedenza ma mi sono sentito rispondere che “questa è l’arte di arrangiarsi”. Tale comportamento ha fatto indignare ed innervosire notevolmente tutti gli astanti, anche perché i soliti furbetti sono stati comunque serviti».

Angella, insieme con gli altri consiglieri comunali del gruppo “Progetto-Lega” Giuseppe Novajra e Giuseppe D’Anna, hanno voluto portare l’episodio all’attenzione dell’Asl «affinché prenda opportuni provvedimenti».

«In tal senso - spiegano - riteniamo necessario che il personale Asl preposto sia opportunamente motivato evitando questi spiacevoli inconvenienti che rimandano una pessima immagine istituzionale».

Inoltre «invitano gli organi preposti a scegliere locali più idonei ed adeguati ed organizzare una distribuzione di biglietti numerati come si fa nei laboratori di analisi e come veniva già fatto negli anni passati».

Novajra, Angella e D’Anna hanno inoltre inviato al sindaco Giordano Molteni (responsabile locale della sanità) un’interrogazione affinché si faccia portavoce dei cittadini e dei loro diritti nelle opportune sedi istituzionali: «Un lodevole servizio Asl come la vaccinazione preventiva non può e non deve essere compromesso da comportamenti scorretti dei suoi operatori».

Dall’Asl di Como intanto fanno sapere che «l’inconveniente lamentato è stato risolto ricorrendo, già da oggi (lunedì, ndr) all’erogatore del numero di prenotazione. Ci si augura che così facendo il servizio possa svolgersi nel migliore dei modi».

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