1Il Comune di Tavernerio: nessuna traccia degli atti che giustificano la spesa per il funerale2 Cosimo Prete"
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Cronaca / Como cintura
Venerdì 17 Gennaio 2014
Il Comune pagò le spese del funerale
Assessore condannato a risarcire
Tavernerio, Cosimo Prete dispose le esequie di un uomo morto in povertà
Mai trovatala delibera per le spese, ora dovrà versare 8mila euro
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Tavernerio
Il consigliere comunale Cosimo Prete, capogruppo di minoranza di “Nuova Tavernerio” è stato condannato dal giudice di pace di Erba a corrispondere al Centro Funerario Comasco il costo di un funerale avvenuto nel mese di aprile del 2011, nonché le spese legali relative al processo.
E così oggi gli iniziali 3mila euro richiesti dalla ditta di pompe funebri sono diventati 8mila.
Il contenzioso si trascinava da tempo e l’attuale amministrazione che fa capo al sindaco Rossella Radice non se l’è sentita di avallare una spesa per la quale mancava una pezza giustificativa e negli archivi del Comune non c’era traccia di una delibera in merito né un impegno di spesa. Così la faccenda è finita da vanti al giudice.
All’epoca dei fatti il consigliere Prete, che adesso siede sui banchi dell’opposizione, rivestiva la carica di vicesindaco e assessore ai servizi sociali della giunta guidata da Giovanni Rossini.
Il cittadino taverneriese padre di otto figli, era ricoverato nella casa di riposo Roscio di Albavilla a carico dei servizi sociali del Comune.
Cosimo Prete, venuto a conoscenza del decesso, aveva interessato l’impresa di pompe funebri affinchè provvedesse alle necessarie incombenze per la sepoltura.
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