Il Comune pagò le spese del funerale
Assessore condannato a risarcire

Tavernerio, Cosimo Prete dispose le esequie di un uomo morto in povertà

Mai trovatala delibera per le spese, ora dovrà versare 8mila euro

Il consigliere comunale Cosimo Prete, capogruppo di minoranza di “Nuova Tavernerio” è stato condannato dal giudice di pace di Erba a corrispondere al Centro Funerario Comasco il costo di un funerale avvenuto nel mese di aprile del 2011, nonché le spese legali relative al processo.

E così oggi gli iniziali 3mila euro richiesti dalla ditta di pompe funebri sono diventati 8mila.

Il contenzioso si trascinava da tempo e l’attuale amministrazione che fa capo al sindaco Rossella Radice non se l’è sentita di avallare una spesa per la quale mancava una pezza giustificativa e negli archivi del Comune non c’era traccia di una delibera in merito né un impegno di spesa. Così la faccenda è finita da vanti al giudice.

All’epoca dei fatti il consigliere Prete, che adesso siede sui banchi dell’opposizione, rivestiva la carica di vicesindaco e assessore ai servizi sociali della giunta guidata da Giovanni Rossini.

Il cittadino taverneriese padre di otto figli, era ricoverato nella casa di riposo Roscio di Albavilla a carico dei servizi sociali del Comune.

Cosimo Prete, venuto a conoscenza del decesso, aveva interessato l’impresa di pompe funebri affinchè provvedesse alle necessarie incombenze per la sepoltura.

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