Il dolore dei parenti: «Ivano viveva solo per la sua famiglia»

A Olgiate Comasco i funerali di Ivano Dassogno morto a Faloppio nel frontale tra la sua auto e quella di un giovane carrozziere di Bizzarone

Stava tornando a casa per pranzare con la famiglia, sua vera ragione di vita, ma non ci è mai arrivato. Un appuntamento familiare cui teneva molto Ivano Dassogno – 43 anni – morto l’altro ieri nel terribile incidente sulla nuova bretella della Garibaldina a Faloppio.

«Non tornava tutti i giorni per il pranzo, ma il mercoledì di solito andava a prendere la bambina a scuola e poi si fermava a casa – ricorda la zia materna, Maria Rebai – Si alternava un po’ con la moglie Sarah, anche lei impegnata con il lavoro».

Un tranquillo tran tran familiare spezzato tragicamente e proprio nel momento in cui tutto sembrava andare per il verso giusto.

«Adesso era sereno. Si vedeva che era contento - afferma zia Maria – Era riuscito a realizzare il sogno di aprire una sua attività, come suo padre. Da qualche anno gestiva il bar La Vela a Parè. Nonostante non fosse un impegno da poco, anche dal punto di vista dell’investimento finanziario, era soddisfatto di poter camminare da solo sulle sue gambe».

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di VENERDÌ 13 marzo 2015

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