Il furto d’auto? Finto
Condannato l’ex dei Rockets

Il tastierista della band cult degli anni Settanta condannato a un anno (sospeso) per truffa e simulazione di reato

L’ex tastierista dei Rockets (la band cult degli anni Settanta) , Fabrice Quagliotti, è stato condannato a un anno di reclusione (pena sospesa con la condizionale) per truffa e simulazione di reato, mentre è stato assolto da una doppia contestazione di falso. Assolti per mancanza di prove, invece, i suoi coimputati.

È questa la sentenza di un processo che affonda le sue radici a cinque anni or sono, a quando cioè il musicista con villa tra Como e San Fermo della Battaglia aveva denunciato - alle forze di polizia e alla sua assicurazione - il furto della sua Bmw. Auto che (ha sostenuto con forza l’accusa) è stata invece ritrovata in Spagna, già pronta per essere imbarcata alla volta del Nordafrica.

Il giudice di Como Christian Mariani ha accolto - almeno in parte - le conclusioni del pubblico ministero Mariano Fadda che, nella sua requisitoria di ieri pomeriggio, aveva chiesto la condanna sia di Quagliotti che dei suoi coimputati. Questi ultimi, in realtà, sono stati tutti quanti assolti. Non così l’ex Rocket. Il quale, poco prima della requisitoria del pm, aveva chiesto di poter rilasciare spontanee dichiarazione per protestare con forza la sua assoluta estraneità alle accuse.

Lo stesso avvocato Massimo Di Marco, difensore di Quagliotti, aveva spiegato al giudice che a carico del suo assistito non vi era alcuna prova e che, addirittura, l’auto trovata in Spagna era differente da quella per la quale l’artista aveva denunciato la scomparsa. Tutto vano.

Quagliotti, lo scorso anno, era stato assolto da un’analoga imputazione: era accusato di aver finto il furto del disco di platino dalla sua casa di San Fermo, ma il giudice - in quel caso - aveva creduto alla sua versione.

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