Il Papa le scrive e lei va a piedi a Roma per vederlo: «L’ho fatto per mio figlio»

La storia Rosaria aveva inviato una lettera a Francesco per chiedere una preghiera per il figlio Gioele: «Mi ha risposto e ho deciso di andare in pellegrinaggio». Al pontefice ha regalato il libro su don Roberto Malgesini

L’ha attesa a lungo. E, quando è arrivata, con il sigillo delle Poste Vaticane, ammette di aver pianto. Ma quella lettera, firmata Papa Francesco, non è stata solo commozione. Ma anche la spinta per andare in pellegrinaggio a Roma, con un’amica e con Raffaele Mautone, uno dei fratelli infermieri comaschi che il pontefice aveva voluto incontrare due anni fa nel pieno della pandemia Covid. E nella capitale, Rosaria ha incontrato Francesco, gli ha sorriso e con il resto del gruppo di pellegrini ha donato al Papa il libro dedicato a don Roberto Malgesini.

Il pellegrinaggio

È una storia di fede, speranza, lotta e soprattutto gratitudine quella che Rosaria racconta oggi, a poche settimane da quel pellegrinaggio da Viterbo a Roma. Sui piedi, ancora i segni del viaggio: «L’ho voluto fare per il mio Gioele» racconta. Il figlio di Rosaria, da quando aveva 8 mesi, è seguito al Gaslini di Genova. Ora ha 7 anni. A inizio anno la donna ha deciso di mandare una lettera a Papa Francesco per raccontare la storia sua, del marito Michele e soprattutto del piccolo Gioele.

«Lo scorso mese di marzo ho aperto la posta e ho trovato la risposta del Papa - racconta - Ho pianto di gioia. Dentro c’era una benedizione a me come mamma e una preghiera per mio figlio, affidato all’abbraccio della Madonna. È stato un regalo immenso». Da qui la decisione, ai primi di settembre, di partecipare al pellegrinaggio che dal 2020 sul finire dell’estate viene organizzato da Raffaele Mautone, accompagnato quest’anno dalla moglie e dal padre. «Con noi c’era anche una mia collega e amica. È stata un’esperienza fortissima, emotivamente intensa. Inoltre mio figlio ha voluto fare un regalo a un bambino siciliano, conosciuto al Gaslini».

Nel 2018 Rosaria e Gioele erano in ospedale. E lì hanno conosciuto Loredana e Carmelo, mamma e bimbo, catanesi: «Mio figlio ha voluto a tutti i costi invitare tutta la famiglia all’udienza con il Papa. E così abbiamo fatto. Incontrarci, a Roma, è stato incredibile».

In piazza San Pietro c’era una folta comunità di comaschi, quel giorno. C’era Rosaria, con il marito e il figlio. C’era Raffaele con la moglie, il padre e una scatola piena di lettere indirizzate a Francesco. C’era Nunzia, la collega di Rosaria, con il libro dedicato a don Roberto Malgesini.

Il regalo

«Quando il Papa si è avvicinato a noi è stato emozionante - ricorda la mamma di Gioele - La mia amica Loredana ha allungato un pacchetto e ha gridato: “Le ho portato un regalo da Sant’Agata per lei”. E Francesco ha sorriso e ha chiesto: “Ma davvero è per me?”. Che uomo meraviglioso...». Quindi Nunzia ha allungato il libro di don Roberto: il pontefice si è fermato, lo ha benedetto e lo ha preso in mano.

«Durante l’omelia il pontefice ha parlato delle scelte e della difficoltà soprattutto per i genitori di fare quelle giuste per i figli - racconta ancora Rosaria - Sembrava fatta su misura per noi mamme che abbiamo bimbi che necessitano di cure. Quell’incontro è stato importantissimo sia per me che per Loredana, che mi ha scritto: “Mi hai ridato la voglia di lottare”. Ed è tutto merito di questo Papa meraviglioso».

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