Il provveditore boccia i genitori
«Bambini a casa, è inaccettabile»

Sciopero delle lezioni per chiedere alla scuola una maggiore tutela dei propri figli. All’origine della protesta la presenza di un bimbo giudicato «troppo aggressivo»

«Non mandare a scuola i figli è inaccettabile. Garantiamo i diritti di tutti». Il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale Claudio Merletti interviene sulla delicata vicenda che ha investito le scuole primarie di Cagno.

In una classe sedici genitori su ventuno hanno deciso di tenere a casa i bambini ieri e l’altro ieri per chiedere interventi al fine di «proteggerli dai comportamenti ritenuti troppo aggressivi di un loro compagno».

Merletti questa mattina incontrerà le mamme “scioperanti” e così riflette: «I diritti del minore in questione devono essere garantiti, lo prevede la Costituzione, come deve essere garantita la sicurezza dei suoi compagni. La scuola è un obbligo di legge. Lasciare fuori dalla classe i bambini è una scelta che appartiene solo ai genitori. Affrontiamo la questione in maniera diretta senza giudizi trancianti che sarebbero inaccettabili».

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di MERCOLEDÌ 2 aprile 2014

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