Il sindaco sfratta la Pro Cantù
Via anche lo stemma comunale

Bizzozero aveva preannunciato sibillino: «Parleranno gli atti amministrativi». E ieri pomeriggio il messo ha portato la comunicazione alla sede di via Matteotti

Le due lettere, firmate dal sindaco Claudio Bizzozero, sono arrivate ieri pomeriggio all’attenzione della Pro Cantù.

Il sindaco di Cantù, constatata la scadenza dei dieci giorni alla sua richiesta di visionare i documenti dell’associazione, ha chiesto immediatamente, con due distinti atti amministrativi, la revoca della concessione della sede di via Matteotti e l’indisponibilità nel prorogare ulteriormente all’associazione benemerita la possibilità di utilizzare lo stemma comunale.

Nel dettaglio, Bizzozero aveva chiesto i bilanci degli ultimi tre esercizi, la copia fotostatica del libro soci, i verbali delle assemblee. La Pro Cantù aveva risposto a sua volta con una lettera. Come ribadito dal vicepresidente Sandro Pifferi, la Pro Cantù non avrebbe consegnato niente di tutto questo.

Pur restando a disposizione per aprire la porta al sindaco. E permettere al primo cittadino di visionare direttamente in sede quanto richiesto. Una risposta che, evidentemente, per il sindaco non è accettabile («parleranno gli atti amministrativi», aveva preannunciato). Ieri, quindi, il presidente Pasquale Di Stefano si è visto recapitare le due lettere. Che hanno creato un certo subbuglio in associazione.

I servizi su “La Provincia” di mercoledì 4 marzo 2015

© RIPRODUZIONE RISERVATA