Influenza, il virus si fa beffe del vaccino

Il “trivalente” non protegge da uno dei ceppi in circolazione e anche per questo i malati stanno aumentando. L’esperto: «È comunque utile»

Un virus si sta facendo beffe di uno dei due vaccini anti-influenzali in commercio. Non c’è motivo di particolare allarme e - va chiarito subito - la vaccinazione resta uno strumento fondamentale per prevenire l’influenza.

Gli esperti segnalano però una stranezza rispetto a quanto accaduto negli anni scorsi, una situazione che ha fatto salire il numero di pazienti colpiti dalla patologia. Anche in provincia di Como, in effetti, le persone alle prese con i sintomi tipici dell’influenza sono aumentate moltissimo negli ultimi giorni e gli ospedali devono sobbarcarsi un surplus di lavoro.

In sintesi, uno dei quattro virus in circolazione non è presente nel vaccino trivalente ma solo nel quadrivalente. L’indiziato è un virus di tipo B e si chiama Yamagata. Non tutti casi di influenza sono causati da questo ceppo e non tutti i cittadini si sono fatti somministrare il trivalente, quindi la maggior parte delle persone risulta comunque coperta, ma alcuni casi di influenza si spiegano certamente con questa “dimenticanza”. «I vaccini vengono preparati in base a valutazioni effettuate da esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità - spiega uno dei luminari italiani in materia, il virologo Fabrizio Pregliasco - Sono previsioni fatte prima dell’avvio della stagione influenzale perché poi serve il tempo per produrre i vaccini. Il trivalente protegge dai due virus di ceppo A e da uno del ceppo B, il quadrivalente ne ha uno in più (quello finito sotto accusa, ndr). Diciamo che sta circolando in misura significativa proprio quest’ultimo, pertanto siamo stati un po’ più sfortunati rispetto ad altri anni. Anche per questo può esserci qualche caso in più, ma nulla di drammatico».

Il ministero della Salute chiarisce che «il vaccino trivalente è indicato nei soggetti dai 60 anni in su, alcuni contengono adiuvanti per potenziare la risposta immunitaria e sono particolarmente indicati nei soggetti anznai e in quelli poco rispondenti». Mentre il quadrivalente, in commercio dal 2014, «è indicato per adulti e bambini dai 3 anni di età». «Previene l’influenza causata dai due sottotipi di virus influenzale A e dai due di tipo B».

© RIPRODUZIONE RISERVATA