Insieme grazie al basket
Un team senza più confini

Iniziativa di Pallacanestro Cantù e Briantea 84

a favore dei ragazzi de La Nostra Famiglia

«È la prima volta che un club di pallacanestro di serie A, come la Pallacanestro Cantù, sviluppa un progetto ragionato con la Briantea84, conosciuta per il suo lavoro nell’ambito dello sport e del sociale - ha rimarcato Silvia Galimberti per l’associazione sportiva nota anche per il basket in carrozzina - in questo modo è possibile pensare un basket senza distinzioni».

La sottolineatura è avvenuta nel corso della presentazione del progetto “One Team”. D’ora in avanti, le due società, con tre ambasciatori come il coach Pino Sacripanti, l’azzurro Stefano Gentile e il capitano della Briantea84 Ian Sagar, saranno impegnate nella Scuola Gioco Basket, pensata per 16 bambini con disabilità intellettivo relazionale de La Nostra Famiglia di Bosisio Parini.

La presentazione è avvenuta ieri mattina sul parquet del palazzetto Pianella di Cucciago. «Il progetto si rivolge a tutti i ragazzi che frequentano il centro diurno - ha detto Carla Andreotti, direttore centrale de La Nostra Famiglia - Siamo convinti che la pallacanestro possa fare bene». L’obiettivo è di arrivare a disputare partite amichevoli. La Briantea84, intanto, ha già dato la sua disponibilità a inserire i ragazzi nelle proprie formazioni.

L’iniziativa si inserisce nel programma sviluppato da Euroleague Basketball con il supporto di Turkish Airlines. Con i ragazzi - dagli 11 ai 14 anni - ci saranno Nicola Brienza, viceallenatore dell’Acqua Vitasnella, e Francesco Cofrancesco, tecnico con ampia esperienza nella pallacanestro giovanile. L’obiettivo, con un allenamento a settimana a Bosisio Parini di un’ora e mezza, sarà quello di fornire tecnica ma soprattutto valori, stimoli, strumenti e consapevolezze.

«Sono onorata di aver iniziato questo progetto - ha affermato Anna Cremascoli, presidente di Pallacanestro Cantù - tanti bambini in difficoltà attraverso il basket impareranno ad affrontare la vita con coraggio e condivisione».

«Facciamo sport da trent’anni - le parole di Alfredo Marson, presidente di Briantea84 - ma in momenti come questo abbiamo l’opportunità di salire di livello». Presente anche il presidente del Coni Lombardia Pierluigi Marzorati: «I risultati sono secondari. Ma non sarebbe male vedere qualcuno di questi ragazzi alle future edizioni delle Paralimpiadi. Magari a Roma».

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