Inverigo si è fermata
per l’addio a Diego

Folla per l’addio al ragazzo travolto dal treno. La sorella Monica: «Continuerò a vivere con lui». Mamma Roberta sull’altare: «Vicini per sempre»

Il tristissimo addio a Diego - sabato pomeriggio - nella chiesa dedicata a Sant’Ambrogio.La sorella Monica, 15 anni, ha le braccia e il volto appoggiato sulla bara. Mamma Roberta la abbraccia. Papà Diego si avvicina per un darle un bacio sul collo. In testa Monica ha il berretto da sci di Diego Andreani, 20 anni, suo fratello, morto una settimana fa, domenica, investito dal treno, dopo essere passato sotto le sbarre abbassate sul passaggio a livello di Pomelasca, dietro casa, durante una corsa di allenamento. Nelle orecchie aveva le cuffiette per ascoltare la musica.

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Spezza il cuore di tutti il saluto finale dal pulpito. Prima, con il coraggio nel cuore, sale Monica, la sorella. «Diego mi ha cresciuta e protetta, mi ha insegnato tutto. Diego era bravo, bello, gentile. Tre settimane fa ero al funerale del fratello di un mio amico. Mi chiedevo cosa potesse significare perdere un fratello. Ora lo so. Diego, ti voglio bene come a nessuno mai ho voluto bene. Continuerò a vivere con lui e per lui. Continuerò ad avere un fratello bello».

L’ultimo saluto è di mamma Roberta. «Ciao Die, in questi sette intensi giorni trascorsi da quando non ci sei più - le prime parole mentre la voce si spezza - ho riempito pagine di pensieri. Mi sono chiesta come una mamma può sopravvivere alla morte del proprio figlio. Diego, io ti ho nel cuore, nella mente e in ogni cellula del mio corpo. Monica ora è sola. Certo ci siamo io e Dario, ma la tua assenza è lacerante. Mi ricordo di tutte quelle volte che siamo andati a correre insieme proprio a Pomelasca. Di quando abbiamo attraversato il lago. Eri responsabile e cosciente sin da quando eri bambino. Sei diventato uomo in un mondo che chiama tutti ragazzi fino a cinquant’anni».

L’ultima canzone che accompagna Diego verso il cimitero è dei Bullet for My Valentine. Una delle sue preferite: “Tears Don’t Fall”. “Non scendono lacrime”. Ma attorno piangono tutti.

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