«Io, isolato da 15 giorni»
Allevatore bloccato a Cavargna

L’allarme della sorella: «Collo, la più alta frazione di Cavargna è irraggiungibile

In alcuni punti due metri di neve. C’è pericolo e il Comune non interviene»

Osvaldo Butti, 40 anni, è uno degli ultimi allevatori a tempo pieno della Valle. Vive, con i suoi animali, a Collo, la frazione più estrema del Comune di Cavargna. Da un mese l’allevatore deve fare i conti con la neve, scesa copiosa a quell’altezza, e da quindici giorni è addirittura bloccato lassù col bestiame a causa della carrozzabile interrotta.

E la sorella ornella lancia l’allarme: «Sono scese diverse valanghe che hanno reso la strada impraticabile - riferisce - . Osvaldo si trova a Collo con dieci mucche e una quarantina fra pecore e capre; ormai la scorta di fieno è esaurita ed è impossibile salire con i rifornimenti. Il Comune non interviene.

Senza rifornimento di fieno gli animali rischiano di morire e per mio fratello gli animali sono tutto».

Il sindaco, Gavino Fiori, allarga le braccia in segno di impotenza: «Sono scese e continuano a scendere valanghe. Non me la sento di ordinare al nostro operaio di provvedere allo sgombero della neve in simili condizioni di pericolo. Per noi è impossibile mettere in atto interventi che, per questioni economiche e tecniche, risultano proibitivi».

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