Italia: 6 famiglie su 10
temono la perdita del lavoro

Coronavirus: il 42,3% ha visto ridursi l’attività lavorativa e il reddito, il 25,8% ha dovuto sospendere del tutto l’attività, il 23,4% è finito in Cig

A causa dell’emergenza coronavirus e del conseguente lockdown, il 42,3% delle famiglie ha visto ridursi l’attività lavorativa e il reddito, il 25,8% ha dovuto sospendere del tutto l’attività, il 23,4% è finito in Cig e quasi 6 famiglie su 10 temono di perdere il posto di lavoro. Questi alcuni dati significativi che emergono dal rapporto annuale Confcommercio-Censis su fiducia e consumi: «il conto salato del Covid-19».

Tra i principali effetti sui consumi, il 48% ha dovuto rinunciare definitivamente a qualsiasi forma di vacanza (weekend, ponti, Pasqua, vacanze estive) e il 23% all’acquisto di beni durevoli (mobili, elettrodomestici, auto) già programmati, sottolinea ancora il rapporto. E non va meglio per quanto riguarda le vacanze estive: oltre la metà delle famiglie non ha fatto programmi e il 30% ha già deciso che resterà a casa mentre solo il 9,4% ci andrà ma con durata e budget ridotti.

Guardando avanti e alla riapertura totale del Paese, per la maggioranza aumenta il pessimismo: il 52,8% vede «nero» per la propria famiglia, ma la percentuale sale al 67,5% sulle prospettive del Paese.

«Il rapporto Confcommercio-Censis delinea un Paese in forte difficoltà e mai così preoccupato. In sintesi: produzione lenta, rischio disoccupazione, crollo della fiducia e dei consumi. Bisogna reagire in maniera più decisa. Subito più liquidità alle imprese, più investimenti a cominciare dallo sblocca cantieri, meno tasse e meno burocrazia. Solo così si può ricostruire l’economia e la fiducia del Paese». Così il commento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sul rapporto annuale Confcommercio-Censis diffuso stamattina

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