La denuncia di uno straniero
«Mi hanno sparato in viale Lecco»

Un colpo sarebbe stato esploso al culmine di una discussione per un videopoker - Indagato un commerciante comasco di 56 anni che in casa deteneva un revolver “38 special”

Un colpo di pistola, sparato probabilmente per aria, al culmine di una lite e di un inseguimento in viale Lecco.

Si tratta di uno strano episodio, sul quale indaga la Procura, risalente alla sera dello scorso 19 novembre, e di cui si è avuta notizia soltanto nelle ultime ore.

La storia sarebbe questa: al bar tabacchi nel tratto “alto” di viale Lecco, a due passi dal passaggio a livello di Sant’Orsola, un avventore, poco dopo la mezzanotte, sta cimentandosi con un videopoker. Se ne allontana per un momento e al suo ritorno lo trova “occupato” da un altro avventore, uno straniero regolare in Italia, di nazionalità turca: lo invita ad andarsene, dicendo di esserci arrivato per primo e di essersene allontanato solo provvisoriamente, e quando l’altro tenta di resistere, la conversazione prende una piega più accesa e violenta.

Il turco decide comunque di andarsene, per non esacerbare ulteriormente gli animi, e a piedi si incammina fuori dal locale. Evidentemente non soddisfatto, dopo poco il suo interlocutore balza al volante di un furgone bianco e lo insegue fino all’incrocio con via Sacco, dove di proposito sterza urtandolo (ma senza provocargli ferite), scende dal mezzo e riprende a insultarlo e a minacciarlo - stante quantomeno il contenuto della denuncia che lo straniero sporgerà di lì a poco in questura - dopodiché risale a bordo del mezzo. È a questo punto che, di nuovo allontanatosi, il turco sente una forte detonazione alle spalle, come - dirà - di un colpo d’arma da fuoco. Per fortuna non è colpito, né gli pare d’aver sentito sibilar di proiettili (al punto da fargli credere che il colpo sia stato esploso verso l’alto) e però la paura rimane, motivo per cui decide do rivolgersi alle forze dell’ordine.

In questura a qualcuno viene in mente che il giorno precedente, il 18, un altro straniero - questa volta un cittadino del Salvador - si è presentato proprio negli uffici di viale Roosevelt per raccontare una disavventura di pochi minuti prima. Diceva di essere stato aggredito in via Borsieri, nel contesto di una banale discussione per ragioni viabilistiche, da un uomo che viaggiava a bordo di un furgone bianco, del quale si era premurato di copiare il numero di targa.

Dal numero di targa è facile risalire fino al proprietario del mezzo, un commerciante comasco di 56 anni. Così, su disposizione del pubblico ministero Pasquale Addesso, gli agenti si presentano al suo domicilio per effettuare una perquisizione che dà esito positivo: in casa, il commerciante deteneva illegalmente un revolver 38 special, appartenuto a suo padre e, da quanto si è appreso, mai denunciato. Ovviamente il ritrovamento dell’arma non è bastato a confermare che fosse stato lui a sparare la notte del 19 su viale Lecco, Le indagini proseguono. Prossimo passaggio l’ eventuale riconoscimento da parte della presunta vittima.

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