La Giubiana a Cantù
Il video e le foto della festa

Un po’ scarsa l’affluenza a Cantù per la manifestazione a causa della pioggia

Giubiana bagnata, Giubiana sfortunata.

Se è vero che nelle sue fiamme si leggono gli auspici per l’anno che arriva, serve fare professione d’ottimismo. La Giubiana non è stata favorita dal meteo, con freddo e pioggia e, nonostante l’affetto degli irriducibili ieri in piazza Garibaldi, non è arrivata la solita folla delle grandi occasioni ma poche centinaia di persone.

Quest’anno la manifestazione, appuntamento fisso di ogni ultimo giovedì di gennaio in un rito colletivo per scacciare l’inverno e propiziarsi l’anno nuovo, ha corso qualche rischio perché gli organizzatori avevano espresso chiaramente le proprie preoccupazioni per il futuro della Giubiana a causa della scarsità di fondi e di sponsor, in un momento tanto difficile. Il corteo che ha scortato la condannata a morte sul suo infuocato patibolo, con la regia di Anna Zaccaria, s’è mosso da via Dante, davanti al bar La Pergola.

La lenta processione è passata da via dei Mille, via Volta, via Roma, largo XX Settembre - dove è avvenuto l’incontro con le autorità - via Matteotti e quindi l’arrivo in piazza Garibaldi, dove il falò era allestito già dal mattino.

Il fuoco ha arrancato a lungo prima di divorare il manichino. Poi i fuochi d’artificio.

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