La scuola come la torre di Pisa
«Ma non serve abbatterla»

L’ala sud del plesso di via Bulgaro è fuori piombo di circa venti centimetri. Durante i lavori si è anche aperta una fessura alla sommità dell’edificio

Il corpo bagni della scuola di via Bulgaro come la torre di Pisa, ma niente abbattimento come sollecitato dal gruppo di minoranza.

Ai primi di maggio, nel corso degli interventi di palificazione per consolidare le fondazioni, si è aperta una fessura di circa tre centimetri alla sommità dell’edificio.

Verificato l’accaduto, sono poi riprese le opere di palificazione con una tecnica meno invasiva e la fessura si è arrestata sui tre centimetri.

A seguito dell’accaduto l’ex sindaco, Rocco Palamara, ha presentato una mozione (un invito costruttivo e non polemico precisa); per ragioni di sicurezza, chiede la demolizione del corpo bagni lato sud – la porzione di fabbricato realizzata negli anni Sessanta, che dà verso il cortile – e successiva ricostruzione.

Il sindaco, Anna Gargano, per eliminare qualsiasi dubbio sulle condizioni di stabilità della porzione incriminata ha chiesto chiarimenti al direttore lavori, ingegner Daniele Tagliati, il quale ha escluso l’abbattimento.

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di DOMENICA 3 agosto 2014

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