Ladri in casa, Bizzozero choc
«Giusto farsi giustizia da soli»

Il sindaco di Cantù dopo l’ultimo furto a Cascina Amata: «Se uno entra da me durante la notte e spaventa i miei bambini, non lo faccio certo uscire sano»

«Se uno entra in casa mia di notte e spaventa i miei bambini, se posso non lo faccio uscire sano. Se una persona si difende in casa propria, con i mezzi necessari, tutti i mezzi necessari, è solo da ammirare e non gli si può certo dar torto».

Il sindaco Claudio Bizzozero torna a lanciare un appello a Roma, e stavolta lo fa sul tema della sicutezza, chiedendo maggiori poteri per i sindaci, «attraverso leggi speciali come fu fatto per il terrorismo negli anni Settanta», e maggiori risorse per poter intervenire. Più autonomia, la possibilità di scegliere gli agenti da assumere in base alle caratteristiche necessarie – giovani, per esempio – e ancora più sanzioni penali in aggiunta alle sanzioni amministrative e possibilità per i sindaci di utilizzare le ordinanze.

È un fiume in piena Bizzozero, che dice che il tempo dei moderati è finito, «arriva il momento in cui bisogna usare il bastone, non la carota». E non intende in senso metaforico. Sa che le critiche non mancheranno, ma la replica è «sinceramente me ne frego».

A scatenare questa reazione, dopo l’ennesimo raid dei vandali in pieno centro che ha costretto a chiudere il parco di via Roma a tempo indeterminato, la visita che ha compiuto l’altra sera a Cascina Amata, dalla cittadina che la scorsa settimana ha avuto un malore trovandosi in casa ladri armati di mazza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA