«Ladri interessati alle reliquie»
Il parroco di Arosio chiude la cripta

Don Perego: «Sono molto ricercate, non per il culto ma per superstizione». Da qui la decisione di chiudere l’accesso alla struttura medievale emersa durante i restauri

Adesso ci sono anche i ladri di reliquie religiose. A mettere in guardia i fedeli è stato il parroco di Arosio, durante le celebrazioni di domenica scorsa. Anche perché don Angelo Perego ha dovuto avvertire che, d’ora in avanti, non si potrà più accedere liberamente alla cripta medioevale, riportata alla luce durante i lavori di restauro eseguiti nel 2006.

«Oggi le reliquie sono molto ricercate - ha spiegato il parroco -. Per un culto che ha ben poco di religioso e si avvicina molto alla superstizione. Quelle più a rischio sono le teche “multiple” che contengono più di una reliquia. E nella nostra chiesa ne abbiamo alcune, che sono riposte proprio nella cripta».

Si tratta di reliquie di numerosi santi, a iniziare dai patroni Nazzaro e Celso fino a quelli di epoca più moderni. Inevitabile quindi la decisione di non lasciare più il libero accesso alla struttura medioevale, venuta alla luce durante la sistemazione del pavimento e dell’impianto di riscaldamento.

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