Lambrugo ecco l’Irpef
«Così sono guai per tutti»

Confermate le aliquote progressive dello scorso anno

«Si continuano a chiedere soldi alla classe media e in questo modo si creano ulteriori problemi alla ripresa»: Con queste parole il capogruppo di minoranza, Vasco Dossena, va all’attacco delle scelta di confermare l’addizionale Irpef secondo scaglioni graduali basati sul reddito.

La giunta, guidata dal sindaco Giuseppe Costanzo, ha deciso di mantenere una fascia esentasse, che arriva fino a 8350 euro, soglia sotto la quale non verrà applicata l’addizionale. Le altre fasce prevedono aliquote a salire, come ha spiegato l’assessore al bilancio Gianluigi Ballabio. Tra gli 8350 euro e i 15mila euro l’aliquota è fissata allo 0,55 per cento; da 15mila a 28mila euro aliquota allo 0,65 per cento.

«Ci rammarichiamo poi del fatto che non è stata convocata la commissione bilancio – gli ha fatto eco dalla minoranza il consigliere Gianluca Scalzotto – Avremmo potuto confrontarci». Dal canto suo l’assessore Ballabio spiega le difficoltà di fare quadrare i numeri: «È vero che la cosiddetta classe media è quella che paga di più, ma questa è stata una scelta obbligata. Gira da una parte o gira da quell’altra, ormai la coperta è corta e a noi questa è sembrata la soluzione migliore nell’interesse dei contribuenti. Ricordo che altri Comuni hanno puntato all’aliquota massima dello 0,8 per cento, senza nemmeno introdurre scaglioni di reddito progressivo: in questo modo abbiamo fatto passare il principio che chi ha di più, paga di più, difendendo l’equità e la solidarietà fiscale».

L’assessore ha poi invitato a riprendere i numeri, già forniti lo scorso anno, che parlavano di 404 cittadini (su una popolazione di 2500 abitanti) totalmente esenti, mentre solamente 34 sono coloro che pagheranno l’aliquota più alta perchè hanno reddito superiore ai 75mila euro.

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