1 L’etichetta «allungata» dall’agosto del 2013 al novembre del 2014 e che era finita su facebook, suscitando molto allarme
2 Il prodotto che era in vendita nel banco surgelati del supermercato, gestito da alcuni commercianti turchi che si sono detti all’oscuro di tutto ed anzi, in"
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1 L’etichetta «allungata» dall’agosto del 2013 al novembre del 2014 e che era finita su facebook, suscitando molto allarme
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Cronaca / Como cintura
Martedì 21 Gennaio 2014
L’etichetta con il trucco
«Ma il truffato sono io»
Villa Guardia, consumatore denuncia: sulla confezione il termine originario era allungato di 14 mesi. Allarme in rete, il titolare del negozio turco sconcertato
1 L’etichetta «allungata» dall’agosto del 2013 al novembre del 2014 e che era finita su facebook, suscitando molto allarme
2 Il prodotto che era in vendita nel banco surgelati del supermercato, gestito da alcuni commercianti turchi che si sono detti all’oscuro di tutto ed anzi, in"
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1 L’etichetta «allungata» dall’agosto del 2013 al novembre del 2014 e che era finita su facebook, suscitando molto allarme
2 Il prodotto che era in vendita nel banco surgelati del supermercato, gestito da alcuni commercianti turchi che si sono detti all’oscuro di tutto ed anzi, in">
«Attenzione! Abbiamo acquistato in un negozietto a Villa Guardia alcuni prodotti congelati. Solo quando siamo arrivati a casa abbiamo notato che la data di scadenza era scritta su un adesivo. Tolto l’adesivo… sorpresa! Non solo il prodotto era scaduto da 5 mesi, ma la differenza fra le due scadenze era di ben 1 anno e 3 mesi! Fate attenzione, con le scadenze non si scherza!»
L’avviso è stato pubblicato sulla pagina Facebook dedicata alle segnalazioni del Politecnico di Como. Il negozio citato è l’Anadolu Market di Villa Guardia, gestito da una famiglia turca e lì si vendono soprattutto prodotti etnici. Aprendo il banco dei surgelati ci sono delle confezioni di Adana Kebap, è carne preparata e congelata proveniente da una ditta tedesca, la Kallavi di Gelsenkirken in Renania,. Alcune confezioni hanno il cartone un po’ rovinato, tutte riportano scadenza a novembre o dicembre 2014. Guardando bene, però, quella scadenza è posta su un adesivo, tolto il quale si vede che la scritta originariamente stampata sul cartone è stata cancellata o coperta. In alcuni casi si riesce a vedere un 2013 e poco prima un 08.
Avvertito, il titolare con grande disponibilità e gentilezza verifica il tutto e immediatamente dice che toglierà subito tutti i prodotti congelati di quella ditta e che segnalerà l’accaduto a chi glieli ha forniti. «Non ci siamo accorti, la scadenza era giusta», dice il titolare che si sente truffato e solerte controlla anche la merce di altre ditte, ma in quei casi la scadenza è stampata sulla confezione e non ci sono segni di alterazioni.
Il proprietario del negozio è sconcertato, sa bene che a fare le spese delle truffe alimentari sono sempre gli ultimi anelli della catena. Probabilmente la responsabilità del fatto che la merce scaduta ad agosto 2013 è stata rietichettata con scadenza fine 2014 non è nemmeno della ditta produttrice, ma di qualche grossista.
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