L’impresa batte cassa a vuoto
Centro sportivo a rischio sequestro

La Mast chiede al Paina Calcio di onorare le opere realizzate per 600mila euro. «Abbiamo concesso alla società sportiva una dilazione in 60 rate. Non sta pagando»

Un’altra tegola si abbatte sui centri sportivi cittadini e, se gli scenari negativi futuri dovessero essere confermati, la situazione che potrebbe crearsi è di quelle da far tremare i polsi.

Il rischio è che il centro sportivo comunale di via per Cabiate - quello affidato due anni fa all’associazione Asd Calcio Paina 1975” che ha provveduto a riqualificare i campi introducendo il sintetico e sistemando gli spogliatoi - venga messo sotto sequestro e, quindi, la città si ritrovi senza una delle due strutture (l’altra è il centro sportivo di via Santa Caterina) dove far giocare e allenare gli oltre mille appassionati di calcio legati alle tre società cittadine, il Mariano Calcio, la Virtus e lo Xenia.

E questo perché la Mast di Brescia è intenzionata a chiedere un’ingiunzione di pagamento nei confronti del Paina Calcio per rientrare dei soldi che la società calcistica non avrebbe versato a quella bresciana per i lavori realizzati in via per Cabiate.

Lo conferma Bruno Marini, portavoce della Mast, società già in causa con il Comune – insieme allo Studio Scaramellini di Sondrio e allo stesso Paina Calcio (formano la Mps) – per l’operazione fallita al centro sportivo di via Santa Caterina da Siena.

«La Mast - spiega Marini - ha fornito al Paina Calcio i requisiti per partecipare al bando comunale per i nuovi impianti in via per Cabiate. Vinta la gara, i lavori sono stati eseguiti per circa 600 mila euro a eccezione della biglietteria e dell’area ristorante, ma le opere non sono state pagate, motivo per cui oltre un anno fa abbiamo rescisso il contratto con il Paina Calcio».

LEGGETE l’ampio servizio

su LA PROVINCIA di LUNEDÌ 4 maggio 2015

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