Lipomo e le ronde contro i ladri
«Giusto farle, ma no al fai da te»

Il paese più preso di mira dai ladri favorevole alla vigilanza dei cittadini
«Ma bisogna organizzarsi con il Comune e collaborare con le forze dell’ordine»

Non si arresta l’ondata di furti messi a segno dalla banda del buco nelle abitazioni di Lipomo.

Anche la scorsa notte ci sono stati segnalati almeno quattro o cinque dei furti in abitazioni del centro, nonostante il territorio sia presidiato dalle forze dell’ordine messe in campo sia dal Comune, con la polizia locale che effettua controlli sino a mezzanotte, che dal Prefetto, che ha allertato la polizia, i carabinieri e la guardia di finanza.

I giovani del paese

In più c’è un gruppo di una ventina di giovani del paese che spontaneamente tentano di “vigilare” nel tentativo - finora vano - di incrociare qualche ladro.

Proprio l’iniziativa di questi giovani è fonte di polemiche perché non essendo organizzato rischia di intralciare quello affidato alle forze dell’ordine, oppure di creare, come è già successo, delle incomprensioni nella cittadinanza che non è stata in grado di riconoscerli scambiandoli per ladri.

«Sono contrario a questa forma di tentativo di controllo del territorio derivante da tensioni e rabbia – dice Domenico Dato - Alla sicurezza si provvede in ben altro modo, non da inesperti correndo rischi imprevisti per se stessi e intralcio all’operatività delle forze pubbliche. Vanno trovati sistemi di pattugliamento integrati tra le varie forze dell’ordine».

«Da tempo avevo sollevato il problema della sicurezza del territorio - aggiunge Mario Maino - Facendo riferimento alle ronde, intese come osservatori volontari del territorio, sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale si facesse carico di organizzare un servizio di vigilanza notturna, reperendo i fondi attraverso variazioni di bilancio, così come hanno già fatto altri Comuni vicini come Villa Guardia e Cantù».

Anche Simone Capuano è favorevole alle ronde che «devono però essere assolutamente organizzate e devono operare in stretto collegamento con le forze dell’ordine».

«Sono contrario alle ronde autonome - dice Renato Parravicini - Però con la regia dell’amministrazione comunale e la collaborazione di tutta la cittadinanza è possibile pensare ad un presidio migliore di tutto il nostro territorio. Visti i continui furti di questi ultimi giorni, stare fermi non ha senso».

«No ai gesti eclatanti»

«I volontari chi sono? - si domanda Felice De Chiara - Dovrebbero essere le istituzioni a sorvegliare il territorio. Tuttavia se le istituzioni sono latitanti ben vengano i volontari. Ci vuole però una certa moderazione nell’agire evitando manifestazioni eclatanti o gesti violenti».

«Le ronde non si improvvisano - sostiene Umberto Cantaluppi - Per cercare di acciuffare questi ladri che oramai non fanno dormire più sonni tranquilli ai cittadini di Lipomo, i volontari devono essere organizzati, solo così si può pensare di riuscire ad assicurare alla giustizia i malviventi che fa razzie nelle case dei lipomesi».

Sulla questione ronde interviene anche Marzio Radice: «Sono favorevole alle ronde che abbiano una certa formazione, non a giovani sprovveduti che vanno in giro di notte a fare i bulli. Andando allo sbaraglio si più incorrere in spiacevoli conseguenze di cui probabilmente l’incoscienza e l’esuberanza giovanile portano a sottovalutare i rischi».

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