Lite scoppiata dal budino
Padre e figlio a processo

È finito con una coltellata l’aspro diverbio a Olginate In Tribunale reciproco scambio di accuse e tensione

In aula ha raccontato la sua versione dei fatti, di quanto accadde il pomeriggio del 12 maggio del 2016 nella sua abitazione, che condivideva con la madre un po’ avanti negli anni. Nella scorsa udienza, il figlio aveva spiegato al giudice del Tribunale di Lecco Maria Chiara Arrighi che la lite con il padre era divampata per alcuni commenti che il giovane, neomaggiorenne all’epoca dei fatti, aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook, parlando della figura mancante del genitore. Il quale ieri – invece – ha raccontato tutt’altro, come la lite sia divampata da un rimprovero all’indirizzo di sua madre (per un budino lasciato fuori dal frigo, ndr), la nonna del ragazzo, che il giovane aveva mal digerito.

In aula, accusati di lesioni l’uno nei confronti dell’altro, Massimo Carsaniga, 47 anni, difeso dall’avvocato Elda Leonardi, e il figlio Thomas, avvocato Luigi Taruselli: il giovane, proprio quella sera, ha poi deciso di avviare l’iter per cambiare il proprio cognome e assumere quello del compagno della madre, con cui ha sempre vissuto. E infatti ora il suo cognome è Tallarico.

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