Lomazzo, volontari come guardie
Il prefetto richiama il sindaco

La questione è stata affrontata ieri in un incontro a Veniano

Volontari utilizzati come vigilantes il sindaco di Lomazzo Giovanni Rusconi redarguito dal prefetto .

«Con la protezione civile - ha raccontato ieri ilo stesso sindaco - abbiamo predisposto un pattugliamento serale nel parco, in accordo con la Vedetta lombarda, ma ho ricevuto un richiamo dal prefetto. Mi ha scritto che non posso sostituirmi alle forze dell’ordine».

Polizie locali con il potere d’accesso a dati di pubblica sicurezza e volontari da valorizzare. Due tra i tanti temi che i sindaci della Bassa Comasca hanno discusso con l’assessore regionale Simona Bordonali, invitata dal sindaco Elio Rimoldi.«Polizia e carabinieri sono in numero insufficiente per il controllo del territorio. Bisogna unire le forze. La polizia locale può essere un utile supporto. A breve il presidente Roberto Maroni firmerà un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Interno perché anche la polizia locale possa accedere allo Sdi per ottenere i dati e le informazioni di pubblica sicurezza» ha annunciato l’assessore Bordonali. «Il sistema di denunce informatizzate, è uno strumento molto utile per la polizia locale per il quale da tempo ci battiamo» ha commentato Rimoldi. Problematiche per i sindaci nell’utilizzo dei volontari per la sicurezza.

L’assessore Bordonali ha chiarito: «La legge regionale precisa che i volontari non possono sostituirsi alle forze dell’ordine, ma essere di ausilio sì. Positivo l’utilizzo di agenti di polizia locale o carabinieri in congedo. Devono però coordinarsi con le forze dell’ordine del territorio». n L. Att.

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