L’omicidio di Saronno
Una pista porta al killer

Chiamate da tutta Italia al numero verde istituito dalla Procura

La città ancora sotto choc. L’invito alla calma del sindaco Porro

Più di cento chiamate al numero verde 800 547 547, attivato dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, per dare informazioni sull’assassino di Maria Angela Granomelli.

Non sembra però che quella delle segnalazioni sia l’unica fonte di prova attualmente attiva. Come accade ormai da giorni in Procura il riserbo è massimo. L’impressione, però, è che dopo i vari tentativi fatti analizzando le impronte digitali e le tracce di Dna, che non hanno dato alcun risultato, gli inquirenti stiano ora lavorando su altri elementi. Più tradizionali.

Non ancora una vera e propria pista, ma qualcosa che potrebbe aiutare a dare un nome all’assassino della gioielliera di Saronno.

Le immagini del video

Dopo la pubblicazione delle immagini dell’uomo sui 35 anni, di carnagione bianca, che sabato 3 agosto ha ucciso la proprietaria de “Il dono di Tiffany”, sono in tanti a credere di aver già visto quella persona. In queste ore il lavoro dei carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra, si sta concentrando proprio sulla verifica dell’attendibilità delle varie segnalazioni. Indicazioni concentrate, com’è ovvio, nella zona di Saronno, ma che provengono un po’ da tutta Italia. Solo nei prossimi giorni si potrà sapere se saranno emersi elementi utili alle indagini, mentre sembra essere solo una voce di popolo, senza alcun fondamento investigativo, la possibilità che si tratti di un uomo di cittadinanza bulgara.

Il cordoglio dei saronnesi

Il giorno dopo i funerali di Maria Angela Granomelli non si spegne il cordoglio e l’attenzione della comunità di Saronno per una vicenda che ha colpito al cuore tutta la città. Tra le vie risuonano ancora le parole pronunciate in Chiesa dal parroco di Uboldo, don Angelo Beccalli «Supplico a chi vive con sentimenti di vendetta, di fuggire: l’odio è una trappola». E nei bar, tra le persone, si inizia a sentire la pesantezza per una vicenda che sta calamitando, ormai da più di una settimana, l’attenzione di tutto Italia sulla cittadina al confine tra la provincia di Varese e quella di Milano.«Tu lo conosci, quello lì?» ci si chiede tra gli amici. E più di uno è convinto di aver già visto quella faccia da qualche parte. Chissà se si tratta di suggestione o di un fatto veramente accaduto. Sembra molto difficile, comunque, che l’assassino possa decidere di seguire il consiglio dato dal sindaco Luciano Porro nel giorno dei funerali.

«Auspico che l’autore di questo gesto decida di costituirsi e di consegnarsi alle autorità».

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