L’ultima sui bus in Val d’Intelvi
Niente fermata davanti a scuola

L’azienda trasporti cancella una consuetudine che durava da trent’anni
Serve il permesso della Provincia, nell’attesa i bambini fanno 500 metri a piedi

Quella fermata non è consentita. L’autobus di linea aveva tirato diritto, senza transitare nell’anello della parrocchiale per caricare i bimbi della scuola elementare. Le mamme avevano telefonato alla direzione dell’azienda pubblica dei trasporti, per protestare, ma la risposta di Asf è stata netta.

Eppure, «quella fermata esiste per consuetudine dal 1980 – spiega il sindaco di Blessagno, Marco Longoni-. Si tratta di una fermata di cortesia, per dare il modo ai bambini che frequentano elementari e medie di raggiungere la scuola dalla via più breve e sicura ed evitare un tratto di strada a piedi di oltre mezzo chilometro.

Lunedì scorso, sulla tratta è stato impiegato un nuovo autista, che ha percorso l’itinerario senza tener conto di quella fermata immettendosi direttamente nella diramazione della provinciale per Pigra. Forse il conducente nemmeno era a conoscenza di una tradizione ultratrentennale.

La cosa ha allarmato le mamme, che poi hanno telefonato in Asf.

«La direzione ha inviato per le verifiche un ispettore - prosegue il sindaco - il quale ha ricordato che la fermata non esiste e non è coperta da assicurazione. Quindi i bimbi sono costretti scendere in piazza, attraversare la provinciale e fare un lungo pezzo prima di arrivare a scuola. Per i ragazzi delle scuole medie ciò non comporta rischi, ma per gli otto piccoli delle elementari non è assolutamente sicuro. Abbiamo per questo presentato domanda in amministrazione provinciale per istituire regolarmente la fermata. Ma ci vorrà del tempo. In alternativa abbiamo chiesto aiuto alla parrocchia di San Fedele che ci ha messo a disposizione il pulmino dell’oratorio».

«Stiamo cercando un volontario conducente. Terza soluzione- conclude Longoni - la discesa in piazza Carminati con i bimbi scortati fino a scuola dall’associazione dei volontari che operano in comune. Una soluzione questa da prendere in considerazione, tenuto conto che per l’uscita da scuola i genitori hanno firmato una liberatoria all’istituto con la quale i bimbi sono autorizzati a raggiungere il mezzo senza l’ausilio di un genitore , parente o delegato» .

© RIPRODUZIONE RISERVATA