Lurago , 17 anni per rapina
Costa come un omicidio

Condanna da delitti di sangue per Angelo Valsecchi, 58 anni di Valbrona. Undici anni al suo complice di Bellagio, assolto un imputato di Asso

Ci sono assassini che se la cavata più a buon mercato. Ma le riforme degli anni scorsi, che hanno sensibilmente inasprito le pene per coloro che commettono - e vengono condannati - lo stesso tipo di reato in un arco temporale di cinque anni, sono costate carissime ad Angelo Valsecchi, 58 anni di Valbrona, riconosciuto colpevole dell’assalto a mano armata all’ufficio postale di Lurago d’Erba del novembre del 2009.

I giudici gli hanno inflitto una pena di 17 anni e 10 mesi di carcere.Più lieve, ma non certo leggera, la pena inflitta invece a Giovanni Sormani, 53 anni di Bellagio, condannato a 11 anni. Assolto per non aver commesso il fatto, invece, un terzo imputato accusato pure lui di quell’assalto, ovvero Luciano Crudo, 63 anni di Asso (difeso dall’avvocato Daniela Danieli).

L’assalto alle Poste di Lurago risale al 2 novembre 2009. Ad agire in cinque. Il commando attese l’apertura dell’ufficio quindi prese di mira la porta sul retro. Due di loro, con il volto coperto, avevano fatto irruzione e, minacciando il direttore con una pistola, si erano fatti consegnare 40mila euro in contanti.

I carabinieri di Lurago d’Erba e Cantù un mese dopo avevano bloccato quattro rapinatori pronti a mettere a segno un colpo da 300mila euro in provincia di Reggio Emilia.

Nel processo a Como il pm aveva sollecitato una pena a nove anni, ma il calcolo finale applicato dai giudici è stato ben diverso. Per Valsecchi, addirittura, quasi il doppio rispetto alla condanna sollecitata dalla stessa accusa.

A giocare un ruolo determinante è stato il riconoscimento per il rapinatore di Valbrona delle aggravanti previste per gli imputati recidivi e, in particolare, per quelli che ci ricascano nell’arco di cinque anni.

Quasi scontato il ricorso dei difensori contro la maxi condanna. P. Mor.

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